Cosa c’è davvero dietro lo scherzo telefonico alla Meloni fatto uscire in queste ore? Nicola Porro dice la sua e svela tutto.
Ha fatto il giro del mondo lo scherzo telefonico subito da Giorgia Meloni ad opera di due comici russi che sono riusciti a parlare con la Premier sui principali temi dell’attualità politica e non solo fingendosi un leader africano. Sull’argomento, anche Nicola Porro ha voluto dire la sua svelando, di fatto, cosa potrebbe esserci dietro a questo chiamata che, per altro, risale allo scorso settembre ma è stata fatta uscire soltanto adesso.
Porro e il commento sullo scherzo alla Meloni
A margine dell’ultima puntata andata in onda di ‘Stasera Italia’, Nicola Porro, nel suo consueto editoriale d’apertura, si è appunto soffermato sullo scherzo subito dalla Meloni. Nello specifico sulle tempistiche e la motivazione che potrebbe esserci dietro la resa pubblica del tutto.
“Il caso politico del giorno riguarda una telefonata che ha ricevuto, e che è stata poi pubblicata, di Giorgia Meloni e che era uno scherzo da parte di due comici russi, i quali già nel passato avevano fatto scherzi simili ad Angela Merkel, a Sanchez, a Kissinger, a molti altri personaggi importanti e influenti della politica internazionale”, ha esordito il conduttore e giornalista.
“In questo caso, però, il tema ovviamente sta agitando l’opposizione, che fa il suo mestiere, e il governo per come sia stato possibile questo gigantesco equivoco. Nei fatti, però, quello che ha detto in questa telefonata Giorgia Meloni è esattamente quello che lei pensa, detto in modo diverso rispetto ovviamente alle occasioni ufficiali”, ha detto ancora il presentatore.
Ma cosa c’è dietro le tempistiche di tale telefonata e la sua resa pubblica? Per Porro sembra tutto abbastanza chiaro: “Qualcuno può anche ritenere, e ne avrebbe anche buon motivo, che dietro questa telefonata, nel giorno in cui la Russia fa il suo attacco più forte di quest’anno contro gli ucraini, qualcuno potrebbe pensare che ci fosse o che ci sia lo zampino dei servizi russi, perché la telefonata era del 18 settembre, esce proprio oggi e attraverso canali che sono tipici della propaganda o della dezinformatsiya ex-sovietica”.
Nonostante le varie risposte, per Porro, la Premier è sfuggita ad ogni tipo di trappola dicendo, di fatto, quello che ha sempre sostenuto anche in pubblico.
La rabbia della Meloni
Nelle ultime ore, a seguito della telefonata dei due comici, la Premier è finita nell’occhio del ciclone. Con lei anche chi le ha passato quella chiamata senza verificare effettivamente chi fosse. Infatti, Affaritaliani ha spiegato di come la Meloni si sia molto arrabbiata in modo particolare con l’ambasciatore Francesco Talò e il suo staff. Talò, infatti, è il responsabile dell’ufficio diplomatico di Palazzo Chigi e sarebbe proprio da qui che la chiamata-scherzo è stata passata alla Presidente del Consiglio.