Portieri Milan, che tradizione! Da Giorgio Ghezzi a Dida passando per i successi rossoneri

Portieri Milan, la Storia parla chiaro: con i grandi Numeri 1 si vince.

Gianluigi Donnarumma Milan – Il caso legato al rinnovo di Gianluigi Donnarumma ha sollevato nella testa dei tifosi rossoneri diverse considerazioni sul calcio moderno facendo sorgere una domanda in fondo legittima: per vincere serve un fuoriclasse tra i pali? Nonostante la storia recente abbia messo in mostra eccellenti eccezioni, la nostra idea è che un estremo difensore di talento possa risultare decisivo in un momento o in un’occasione chiave della partita. Se non disponi di una rosa capace di fare sempre e comunque un gol in più rispetto agli avversari, allora un Numero 1 serve eccome. E questo lo sanno bene in casa Milan, dove storicamente si è sempre (o quasi) puntato su estremi difensori in grado non solo di dare garanzie, ma anche di portare punti in classifica, proprio come un attaccante. Certo, in questo caso evitando di prendere gol.

Portieri Milan, da Ghezzi a Donnarumma:

Giorgio Ghezzi – Giorgio Ghezzi Kamikaze, così è ricordato lo storico numero uno rossonero per le sue uscite spericolate. Approdato al Milan nel 1959, Ghezzi troverà una maglia da titolare solo dopo l’arrivo di Nereo Rocco. Con lui tra i pali la squadra conquisterà uno Scudetto e una Coppa dei Campioni.

Fabio Cudicini – Fabio Cudicini il ragno nero, un pezzo di Storia del Milan, un talento che iniziò a fare scuola tra i pali. Altro campione, altri successi e trofei in bacheca: uno scudetto, due Coppe Italia, una Coppa delle Fiere, una Coppa dei Campioni, una Coppa delle Coppe e una Coppa Intercontinentale.

Giovanni Galli – Nonostante la sua lunga permanenza alla Fiorentina, Galli riuscirà a diventare una sorta di uomo-simbolo del Milan. Trascorrerà quattro stagioni in rossonero (1986-1990) collezionando quasi cento presenze in campionato. A referto due Coppe dei Campioni, uno scudetto, una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Italia e e una Supercoppa Europea.

Nelson Dida – Parliamoci chiaramente: prima del fumogeno in testa e prima del declino finale Dida era uno dei tre portieri più forti al mondo, uno dei pochi in grado di dare del filo da torcere a Buffon. Reattivo tra i pali, puntuale nelle uscite, alto ma rapido come una pantera. Peccato per gli ultimi anni. Anche grazie a lui il Milan porta a casa due Champions League, un Mondiale per Club, due Supercoppe Europee, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana e uno Scudetto.

Sebastiano Rossi – Focoso di carattere ma insuperabile o quasi tra i pali. Per anni ha detenuto il record di imbattibilità fermando il cronometro a 929 minuti senza subire gol. Nel palmares rossonero conta cinque scudetti, tre Supercoppe Italiane, una Coppa Intercontinentale, una Coppa dei Campioni e due Supercoppe Europee.

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