Pre-Consiglio dei Ministri su decreto sicurezza bis, distanza Lega- M5S
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Direttore: Alessandro Plateroti

Lega-M5S, scontro sulla Sicurezza

Matteo Salvini

Pre-Consiglio dei Ministri sul decreto Sicurezza bis, c’è un fondo per accelerare i rimpatri. Ma Lega e Movimento Cinque Stelle restano distanti.

L’annuncio di Matteo Salvini sul Decreto Sicurezza Bis ha agitato le acque al governo, con la Lega che spinge per la discussione e l’approvazione immediata e il Movimento Cinque Stelle che tira il freno e spera di rimandare le discussioni dopo le elezioni europee del 26 maggio.

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Giuseppe Conte Matteo Salvini Luigi Di Maio
Roma 05/06/2018 – Senato della Repubblica voto di fiducia al nuovo Governo / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Giuseppe Conte-Luigi Di Maio-Matteo Salvini

Rimpatri, nel Decreto Sicurezza bis un fondo per accelerare le operazioni

Salvini ha deciso di rispondere con i fatti alle critiche ricevute dal Movimento Cinque Stelle sui rimpatri. Il titolare del Viminale avrebbe così pensato a un fondo di due milioni di euro da destinare proprio alle operazioni di rimpatrio dei migranti irregolari.

La creazione del fondo è stata inserita nello schema del decreto legge sulla sicurezza (il famoso decreto sicurezza bis) che agita il Movimento Cinque Stelle. I pentastellati non apprezzano infatti la politica dei porti chiusi del leader della Lega e non sarebbero intenzionati a concedere più poteri al Viminale.

Matteo Salvini
Roma 05/07/2018 – il Ministro degli Interni incontra il vice presidente del Consiglio Presidenziale della Libia / foto Samantha Zucchi/Insidefoto/Image nella foto: Matteo Salvini

Il monito dell’Unione europea: i migranti non possono essere respinti o rimpatriati se rischiano la tortura

Sul caso dei rimpatri però è intervenuta anche la commissione europea gettando un’ombra sulla politica dei porti chiusi e dei rimpatri. Stando alla sentenza della Corte europea, infatti, i migranti non possono essere respinti nel loro paese di origine se in patria rischiano di essere torturati o vanno incontro a violazioni dei diritti umani.

L’intervento dell’Unione europea rallenta ulteriormente il lavoro del Ministero dell’Interno che in questi mesi di governo giallo-verde ha faticato a mettere in moto con continuità ed efficienza la macchina dei rimpatri.

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 16:05

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