Primarie Pd 2019: chi sono i candidati, chi può votare, quando si vota e come.
Il Pd si appresta a scrivere una nuova pagina importante della sua storia recente, iniziata di fatto dalla clamorosa sconfitta alle ultime politiche che hanno incoronato la Lega e il Movimento Cinque Stelle bocciando in maniera netta il Partito che fu al governo prima con Renzi e poi con i renziani.
Primarie Pd 2019: quando si vota
Gli iscritti al Partito democratico (e i simpatizzanti del Pd) potranno esprimere il proprio voto domenica 3 marzo dalle ore 8 alle ore 20.00 presso circa settemila seggi allestiti sul territorio nazionale.
Chi può votare alle primarie del Pd?
Ma chi può votare per le primarie del Pd, da cui uscirà il nome del prossimo segretario del Partito democratico? Potranno esprimere il proprio voto i cittadini dai sedici anni poi che, al momento del voto, dichiarino di sostenere il partito alle elezioni accettando l’iscrizione all’Albo degli elettori del Pd. Il voto è aperto anche agli extracomunitari in possesso di carta di identità o regolare permesso di soggiorno.
Chi sono i candidati in corsa alle primarie del Pd?
Sono tre i candidati alla Segreteria del Partito democratico, e solo uno sarà l’erede di quel Matteo Renzi in grado di spaccare in due il Pd tra i suoi strenui sostenitori e i suoi critici, che gli addossano le responsabilità del collasso del partito.
Nicola Zingaretti
Baluardo del Partito democratico nel Lazio, dove è riuscito a tenere alta la bandiera del Pd, Nicola Zingaretti si è fatto strada con un atteggiamento (quasi) sempre pacato che lo ha portato alla presidenza della Regione Lazio. È lui il promotore principale di un grande Centrosinistra chiamato ad accogliere i partiti e le realtà affini ai dem.
Maurizio Martina
Il traghettatore del Partito democratico dopo la fine dell’epoca Renzi ci ha preso gusto e torna in campo con l’obiettivo di rilanciare il Pd come segretario a tutti gli effetti e non come timoniere di una barca alla deriva in un mare in tempesta. Il suo scopo è quello di ricompattare il Partito in una battaglia contro la Lega e il Movimento Cinque Stelle, considerati come due partiti di destra.
Roberto Giachetti
Giachetti si presenta alle primarie con l’etichetta di candidato più renziano. Resta da capire se sarà un vantaggio o uno svantaggio. In diverse occasioni per portare avanti le sue battaglie ha fatto ricorso allo sciopero della fame. Secondo le previsioni è l’outsider nella corsa alla Segreteria.