Si è concluso il processo per la morte di George Floyd. L’agente Chauvin è colpevole di omicidio. Attesa per l’entità della pena.
NEW YORK (STATI UNITI) – Siamo alla conclusione del processo per la morte di George Floyd. Sul banco degli imputati il poliziotto Derek Chauvin, accusato di aver ucciso il 46enne afroamericano.
Al termine di lunghe udienze, trasmesse in diretta televisiva, la giuria ha giudicato l’imputato colpevole di omicidio. E c’è attesa per l’entità della pena.
I parenti di George Floyd in ginocchio in apertura della prima udienza del processo
Come riportato dal Corriere della Sera, la prima udienza si è aperta con i parenti di George Floyd in ginocchio per 8 minuti e 46 secondi, il tempo che il poliziotto ha trascorso con il ginocchio sopra il collo dell’afroamericano.

Morte George Floyd, il nuovo video shock mostrato al processo
Durante il processo è stato mostrato un nuovo video della morte di George Floyd. Si tratta della registrazione della bodycam di uno degli agenti intervenuti quel drammatico giorno. L’agente Thomas Lane.
Floyd, a terra, pronuncia la frase che sarebbe diventata il simbolo di un movimento che avrebbe travolto gli Stati Uniti: “I can’t breathe“, ossia “Non riesco a respirare“.
In questo nuovo filmato si sentono altre parole decisamente toccanti pronunciate da Floyd, ormai ad un passo dalla morte. “Mamma, ti voglio bene. Dite ai miei figli che li amo. Sono morto“.
Prosecutors in the Derek Chauvin case showed nearly 20 minutes of body cam footage of George Floyd’s detainment from Thomas Lane, one of the former Minneapolis police officers involved in Floyd’s fatal arrest (WARNING: DISTURBING VIDEO) https://t.co/KbiO4Auqxh pic.twitter.com/3XBTgzaEhG
— CBS News (@CBSNews) March 31, 2021
Processo per la morte di George Floyd: il verdetto
È una Minneapolis blindata quella che attende il verdetto dei giudici che metteranno la parola fine al processo per la morte di Floyd. La vicenda continua a tenere banco e anche dal punto di vista mediatico c’è una copertura a livello nazionale, così come a livello nazionale si continua a discutere del verdetto.
Anche Joe Biden guarda con attenzione e una certa preoccupazione temendo nuove manifestazioni e rivolte nel caso di assoluzione o di condanna lieve.
Negli interventi conclusivi il Procuratore Schleicher ha accusato l’imputato Derek Chauvin di aver tradito il distintivo. Per la difesa l’ex agente ha solo seguito le regole imparate nel corso dell’addestramento e la morte di Floyd potrebbe essere avvenuta, sempre secondo la difesa, per i problemi cardiaci aggravati dall’uso di droghe e addirittura dal gas di scarico della volante di polizia.
La giuria ha giudicato l’agente colpevole di omicidio, ma non è ancora stata comunicata l’entità della pena. E nelle prossime ore ci sarà la sentenza del giudice Peter Cahill.