Nuovo attacco a Giorgia Meloni da parte di Romano Prodi che in diretta tv a Otto e mezzo ha detto la sua sulla Premier e il suo operato.
Nel giorno della liberazione e del ritorno in Italia di Cecilia Sala dal carcere in Iran, al netto del grande operato di Giorgia Meloni, è arrivato un clamoroso attacco alla Premier. L’affondo è arrivato da parte di Romano Prodi, intervenuto in diretta tv su La7 durante la trasmissione Otto e mezzo.
Prodi, veleno su Giorgia Meloni per il caso Cecilia Sala
Intervenuto a Otto e mezzo su La7, come detto, Romano Prodi ha commentato l’operato del Governo ed in particolare di Giorgia Meloni riguardo le mosse che hanno portato alla liberazione della giornalista Cecilia Sala, tornata in Italia nel pomeriggio di mercoledì 8 gennaio 2025.
In questo senso, l’ex Premier ha spiegato: “Queste contrattazioni sono sempre molto complesse. Certamente c’è stato da Trump una specie di permesso o di tacito consenso”, ha detto sottolineando anche quello che deve essere stato il contenuto dell’incontro tra la Meloni e il neo presidente eletto degli Stati Uniti andato in scena nelle scorse giornate.
Per Prodi, però, la liberazione della giornalista è stato una sorta di elogio alla singola Premier come se il merito fosse esclusivamente suo. In questa ottica ecco l’affondo verso la Presidente del Consiglio: “A differenza della mia esperienza, noi gioimmo tutti insieme, col ministro degli Esteri, il governo e anche i servizi. C’era anche la dottoressa Belloni, che aveva organizzato la liberazione; oggi è sembrato un evento molto solitario, solo della Meloni“.
L’addio della Belloni
Non è mancato poi un passaggio anche sul futuro della Belloni: “Posso dire che è proprio brava, una servitrice dello Stato leale nei confronti del Paese e con capacità personali. Non ho la minima idea se verrà eventualmente coinvolta nelle istituzioni europee. Lei ha detto di no, ma queste cose devono maturare nel tempo. Ha le energie e le capacità, vedremo”, ha detto Prodi facendo riferimento alla direttrice generale del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che lascerà l’incarico il prossimo 15 gennaio.