Quali sono i poteri speciali collegati allo stato di emergenza e cosa cambia per i cittadini.
Si infiamma il dibattito sulla proroga dello Stato di emergenza, con il governo intenzionato a procedere fino al mese di ottobre. Una proroga breve che potrebbe poi essere rinnovata fino alla fine dell’anno.
Il tema è fortemente divisivo perché, con una parziale revisione dell’apparato parlamentare, si concedono poteri speciali al Presidente del Consiglio e quindi al governo. A discapito del Parlamento, cuore pulsante della democrazia.
Proroga dello Stato di emergenza, cosa può fare il governo con i ‘poteri speciali’
Ma proviamo capire innanzi tutto quali siano e in cosa consistano questi poteri speciali.
Le gare d’appalto
La proroga dello stato di emergenza consente al governo di procedere con gare d’appalto rapidissime per arrivare ad ottenere le forniture di materiali, dispositivi di protezione e simili. I prodotti potranno poi essere messi sul mercato a prezzi controllati per tutelare i cittadini.
Dal punto di vista pratico, la grande differenza è che il Commissario all’emergenza ha la possibilità di procedere senza dover applicare le norme stringenti del codice degli appalti.
Il caso delle mascherine chirurgiche dimostra che in realtà i tempi non erano propriamente rapidissimi, ma eravamo anche nella fase dura del coronavirus, con l’Italia assolutamente impreparata e disorientata. La situazione dovrebbe essere decisamente differente nel caso in cui dovesse scattare una seconda corsa a mascherine, guanti e gel.
I Dpcm
I Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri sono diventati il simbolo dello stato di emergenza. Il premier Conte ha incassato diverse critiche da parte di chi ritiene tutt’oggi lo strumento incostituzionale. E c’è chi ritiene che il governo ne abbia addirittura abusato. Ma confermare lo stato di emergenza non significa confermare la possibilità di procedere con i Dpcm. Come spiegato dal Premier Conte, il potere in questione dovrebbe passare per una nuova ordinanza e per un nuovo iter parlamentare fino alla conversione in legge.
La reazione di fronte all’emergenza sanitaria
Nel caso di una seconda ondata o comunque di un aumento di contagi. il governo può utilizzare ad esempio alberghi e ospedali per ricoverare i malati, ad esempio. Inoltre può procedere con l’istituzioni di nuove zone rosse, fino ad arrivare al lockdown.
Cosa cambia per i cittadini
Proviamo a fare il punto di cosa cambia per famiglie, lavoratori, aziende e giovani con la proroga dello stato di emergenza.
Lo Smart working
Nel caso di proroga dello stato di emergenza restano invariate le regole per quanto riguarda lo smart working, che altrimenti tornerebbe alla sua normativa ordinaria. Se non venisse prorogato lo stato di emergenza, in scadenza l’ultimo giorno di luglio, il lavoro agile dovrebbe essere concordato tra il datore di lavoro e il dipendente e comunicato all’Amministrazione.
La zona rossa e le ‘limitazioni’
I cittadini ovviamente potrebbero essere soggetti a limitazioni, come ad esempio le zone rosse che possono essere istituire. Restrizioni che abbiamo imparato a conoscere e che tutti noi speriamo che facciano parte del passato e non del futuro.
Stop ai voli
In Stato di emergenza il governo può decretare lo stop ai voli diretti o provenienti da Stati considerati a rischio per l’andamento della curva epidemiologica.