Cosa cambia con la proroga dello stato di emergenza. Ecco tutte le novità previste da questo provvedimento.
ROMA – Cosa cambia con la proroga dello stato di emergenza. Abbiamo a vedere nei dettagli tutte le misure che resteranno in vigore in Italia almeno fino al 31 marzo. In futuro si deciderà se continuare con questa linea oppure fare un passo indietro e cambiare la strategia.
Lo smart working
La proroga dello stato di emergenza porta ad una conferma dello smart working. Non cambiano, su questo, le regole e per questo il lavoro da casa potrà essere utilizzato da parte delle aziende private senza dare vita all’obbligo di accordi individuali.
Dal 1° aprile 2022, in caso di un mancato rinnovo di questa misura, entreranno in vigore tutte le linee guida del protocollo di un accordo singolo tra azienda e lavoratore. Per la Pubblica amministrazione, invece, le intese individuali sono realtà e non sono previste particolari novità.
Cts e commissario straordinario
La conferma dello stato di emergenza ha confermato anche il Cts. La cabina di regia continuerà a riunirsi settimanalmente per valutare il monitoraggio e decidere eventualmente il cambio di colore di una regione. Resta in carica anche il Commissario straordinario e in questo ruolo sarà confermato il generale Figliuolo anche per il lavoro fatto in questi mesi.
Viaggi
La proroga dello stato di emergenza conferma anche le limitazione dei viaggi. Il ministro Speranza ha deciso di rinnovare le misure messe in campo nei mesi scorsi oltre che inserire l’obbligo dei tamponi per tutte le persone che arrivano nel nostro Paese dagli Stati Ue anche se vaccinati.
Un provvedimento che, come confermato anche da Bruxelles, non sembra essere condiviso dall’Ue e per questo ci aspettiamo delle modifiche importanti in futuro soprattutto per non dover registrare una rottura con il resto dell’Europa e muoversi in ordine sparso.
Perché il governo ha prorogato lo stato di emergenza
Sostanzialmente il governo ha deciso di prorogare lo stato di emergenza per avere la possibilità di agire più rapidamente in caso di necessità. Tutte quello che il governo può fare in uno stato di emergenza come quello attuale potrebbe farlo anche in uno stato ordinario, solo che con lo stato di emergenza tutte le procedure sono più snelle.