Nuova protesta dei No Tav in Val di Susa. Scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Due militari rimasti feriti.
TORINO – Nuova protesta dei No Tav in Val di Susa. La ripresa dei lavori nel cantiere di Chiomonte ha riacceso la tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine.
Un gruppo di 250 manifestanti ha raggiunto il cancello del sentiero Gallo-Romano e lanciato petardi e bombe carta contro i reparti mobili presenti sul posto. I militari hanno risposto con lanci di lacrimogeni.
Protesta No Tav in Val di Susa
Dopo giorni di calma apparente, è ritornata la tensione in Val di Susa. Nella prima domenica (13 dicembre) dopo la ripresa dei lavori, un gruppo di manifestanti ha raggiunto il cantiere di Chiomonte e lancianto bombe carta e petardi contro le forze dell’ordine.
La risposta dei reparti mobili, come riportato dall’Ansa, è arrivata attraverso il lancio di lacrimogeni. Il bilancio di questi scontri è di 2 feriti tra i militari. La situazione sembra essere tornata alla normalità poco dopo, ma non si escludono nelle prossime settimane ulteriori proteste da parte degli attivisti.
A Torino manifestazione Sì Tav
A Torino è andata in scena una manifestazione dei sì Tav. “Questa città – ha detto Mino Gioachino, fondatore del Movimento – sarà bellissima se ci sarà lavoro e speranza per tutti. Altrimenti sarà bellissima solo per quella parte di città che sta bene […]. Siamo in piazza a fronte dei ripetuti attacchi al cantiere del futuro. La Tav è l’opera del futuro, che rilancerà il lavoro in Val di Susa, a Torino e nel Paese“.
L’attivista ha criticato i No Tav: “Dire di no a questa opera vuol dire rifiutare lavoro e la speranza di futuro. Invito ai giovani che vanno a protestare davanti al cantiere a mettere le loro energie insieme alle nostre per costruire il futuro, perché noi rappresentiamo la società civile che vuole modificare le cose non la società civile dei salotti“.