Garante degli scioperi Trasportounito assicura nessuno sciopero nazionale, ma le singole proteste continuano.
Anche se la possibilità di uno sciopero a livello nazionale degli autotrasportatori, a causa dell’incessante e del preoccupante aumento del costo del carburante, è stata scongiurata, non cessano le proteste in tutta la nazione italiana delle singole imprese. L’occupazione delle autostrade da parte di camion e dei tir avviene infatti nella notte del 13 marzo 2022. Blocchi veri e propri, rallentamenti, traffico e disagi si sono sviluppati su diverse tratte di autostrada.
Nella giornata di oggi il blocco delle autostrade da parte degli autotrasportatori avverrà probabilmente in grande massa. I numeri indicano quasi settanta mila motori spenti. Ma la cifra poteva essere nettamente superiore, circa quattro volte maggiore. L’attenuazione di tale numero di conducenti in sciopero è dovuta ad una decisione presa in solitaria da parte di alcune imprese di trasporto. Queste ultime hanno difatti riconosciuto all’autotrasporto una parte dei costi extra nella tariffa. Azione indipendente da qualunque sostegno o coordinamento a livello nazionale.
L’inizio dello sciopero e dei blocchi delle autostrade
L’inizio della protesta è segnato da decine di mezzi pesanti che si sono riversati nella notte del 13 marzo sulle autostrade presenti da Caianello fino alla città di Nola. Diverse autostrade, dalla A1 fino alla A30 vivono rallentamenti e intenso traffico dovuto al blocco degli autotrasportatori. La polizia stradale locale è impegnata nei tentativi di convincimento dei camionisti verso lo stop di tale blocco. Tentativi che fino ad adesso non sembrano aver avuto successo.
Le attuali circostanze economiche, dovute all’inizio e al continuo della guerra tra lo stato Russo e lo stato Ucraino, hanno duramente colpito nello specifico gli autotrasportatori e sta ormai diventando sempre più chiaro che la situazione di crisi sia esasperata.
