La protesta dei trattori vince: la Commissione Europea risponde alle mobilitazioni dei contadini con nuove misure.
Continua la marcia dei trattori che, dalla Francia e la Germania, è arrivata fino in Italia. Gli agricoltori protestano forte contro l’Europa, in particolar modo contro le politiche inaccettabili rivolte a questa categoria. Dopo settimane di accese proteste, la Commissione Europea ha annunciato il rinnovo delle deroghe relative alla Politica Agricola Comune (PAC), in particolare per la regola del maggese.
La protesta dei trattori
Agricoltori da diverse nazioni europee, tra cui Germania, Francia, Italia, Polonia, Romania e Spagna, hanno manifestato contro le misure che richiedono di lasciare a riposo una quota dei terreni per accedere agli aiuti comunitari. Queste azioni hanno portato a blocchi stradali e portuali, con particolare intensità a Parigi, dove 500 trattori hanno bloccato gli accessi alla capitale.
Ma anche nel Belpaese non si scherza, dove le strade di ogni Paese sono ormai un ingorgo di trattori, tra gli agricoltori che protestano a gran voce accompagnati da striscioni “urlanti”. In primis a Verona, nel mezzo della fiera agricola, dove i trattori sono già in parata con striscioni contro il governo italiano, oltre che contro Bruxelles.
L’Ue proroga le deroghe
In risposta alle proteste, il vicepresidente della Commissione Europea, Margaritis Schinas, ha annunciato una proroga delle deroghe per il 2024, permettendo agli agricoltori di non lasciare a riposo alcune aree produttive.
Questa misura è stata introdotta per rendere sostenibile il settore agroalimentare, ma ha incontrato l’opposizione dei contadini che vedono minacciata la loro produttività. La Politica Agricola Comune – o meglio conosciuta come PAC – prevede infatti che gli agricoltori debbano rispettare determinate condizioni ambientali per ricevere sostegno finanziario.
La deroga al maggese rientra proprio tra una di queste condizioni, che mira a promuovere pratiche agricole sostenibili. Tuttavia, gli agricoltori sostengono che queste regole limitano la loro capacità di lavorare e produrre.
“Gli agricoltori sono la spina dorsale della sicurezza alimentare dell’Ue e il cuore delle nostre zone rurali. La misura odierna offre ulteriore flessibilità agli agricoltori in un momento in cui devono affrontare molteplici sfide”, ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Lollobrigida: “Al centro l’agricoltura”
Incontrando i rappresentanti del movimento dei trattori, nel quartiere di Fieragricola di Verona, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ha espresso soddisfazione per la decisione dell’Unione europea. “Bene, l’incontro è andato molto bene”, ha detto, aggiungendo che il ministero “cerca di rimettere al centro la nostra agricoltura, la nostra pesca, il nostro allevamento che sono qualità e rispetto dell’ambiente. Gli agricoltori sono i primi ambientalisti del territorio“.
“Dobbiamo proteggere il Made in Italy perché siamo una nazione piccola. Se non difendiamo questo livello di qualità, il giusto prezzo, il giusto reddito dei nostri agricoltori, noi come nazione perdiamo il senso di esistere“, ha detto ancora Lollobrigida.