Il Presidente russo in un discorso alla Nazione dichiara lo “stato di mobilitazione parziale” richiamando 300 mila riservisti e minaccia di ricorrere all’uso di armi nucleari.
Il leader del Cremlino Vladimir Putin, ha tenuto un discorso alla sua nazione in cui ha annunciato una mobilitazione militare parziale in Russia. Le sue parole: «L’Occidente vuole distruggerci», ha detto. Poi ha aggiunto: «Sta tentando di trasformare il popolo ucraino in carne da cannone. Il nostro obiettivo è liberare il Donbass».
Il discorso dello zar
Stando a quanto dichiarato dallo zar, il governo russo concederà uno status giuridico ai volontari che combattono nelle regioni occupate. Secondo Putin, l’Operazione Speciale nei confronti dell’Ucraina era «inevitabile», in quanto «tanta gente in Ucraina non vuole stare sotto un regime nazista».
Poi in merito alla minaccia nucleare il presidente ha asserito: «Useremo certamente tutti i mezzi militari a nostra disposizione. Coloro che cercano di ricattarci con armi nucleari dovrebbero sapere che le abbiamo anche noi».
E ha aggiunto: «La leva militare riguarderà i cittadini che fanno già parte delle riserve e quelli che hanno svolto servizio militare nelle forze armate e hanno esperienza. I richiamati, prima di essere richiamati al fronte, svolgeranno ulteriore addestramento». Putin ha anche annunciato di aver disposto l’aumento dei volumi di produzione dell’industria militare. «Nella sua aggressiva politica anti-russa l’Occidente ha superato ogni limite», dice Vladimir Putin.
Il leader del Cremlino ha annunciato che userà «tutti i mezzi a nostra disposizione». Inoltre ha asserito che, i Paesi che hanno intenzione di utilizzare le armi nucleari, potrebbero scoprire che questa mossa potrebbe ritorcersi contro di loro. «Non sto bluffando», dice.
E a sostegno delle affermazioni di Vladimir Putin, c’è il decreto che proclama la mobilitazione militare parziale. Quest’ultimo è stato già pubblicato dal Cremlino. Secondo quanto previsto dal decreto, saranno i capi delle diverse regioni ad assicurare l’arruolamento nella quantità di uomini e nei tempi stabiliti dal ministero della Difesa. Il decreto in questione si applicherà a chiunque abbia avuto esperienze militari nell’esercito. I riservisti mobilitati ammonterebbero circa a 300 mila.