Putin: “Legge marziale nelle 4 regioni annesse”

Putin: “Legge marziale nelle 4 regioni annesse”

Il presidente russo Vladimir Putin accusa Kiev di rifiutare il negoziato con la Russia e di continuare a bombardare.

L’Ucraina continua a bombardare i territori russi e non accetta la proposta di pace con un negoziato. In risposta a ciò, il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che da domani sarà ufficializzata la legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse alla Russia. Con il decreto, saranno estese le misure straordinarie di guerra anche nel resto della nazione.

Vladimir Putin

Come annunciato dal presidente russo Vladimir Putin, da domani si introdurrà la legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia. Si tratta delle regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Luhansk. Lo dichiara il leader russo in occasione della riunione del Consiglio di Sicurezza.

E’ l’Ucraina a non voler negoziare e a continuare con i bombardamenti contro i territori russi con metodi terroristici, come spiega il leader del Cremlino. Putin sottolinea come – in questo modo – stia continuando la guerra e di conseguenza la morte dei civili: “I neonazisti usano metodi apertamente terroristici: sabotano le strutture e organizzano tentativi di assassinio contro i rappresentanti delle autorità locali”.

Il decreto

Nel decreto è prevista l’estensione delle misure straordinarie di guerra anche al resto della Russia e, quando sarà necessario, potranno essere applicate anche limitazioni alla libertà di movimento e misure di economia di guerra. Il Presidente russo ha anche annunciato il conferimento di maggiori poteri ai governatori delle regioni per garantire la sicurezza sul territorio.

E’ stato inoltre introdotto un livello di prontezza medio nelle regioni di Crimea, Krasnodar, Belgorod, Briansk, Voronezh, Kursk, Rostov e Sebastopoli. In poche parole, i governatori potranno introdurre misure di “mobilitazione nel settore dell’economia”, un regime speciale di uscita e ingresso, effettuare controlli nei settori dei trasporti, tipografie e comunicazioni, e ridislocare gli abitanti.

Nelle regioni annesse sarà inoltre creata una forza di “difesa territoriale”, e sarà creato un nuovo Consiglio di coordinamento “per rispondere alle necessità che emergono durante l’operazione militare speciale”.

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