Come da programma, le delegazioni di Corea del Nord e Corea del Sud hanno sfilato insieme sotto un’unica bandiera.
Le Olimpiadi invernali di Pyenogchang 2018 sono iniziate con una storica stretta di mano tra il presidente della Corea del Sud, Moon Jae-In, e Kim Yo-Jong, sorella del dittatore nordcoreano Kim Jung-Un. La portata dell’evento, come riferito da Adnkronos, è data da un semplice dato: la signora Kim è il primo membro della famiglia a visitare la Corea del Sud dai tempi della guerra coreana, a inizio anni Cinquanta.
Pyeongchang 2018: domina il tema della pace, le Coree sfilano insieme
L’intera cerimonia d’apertura è stata incentrata sul tema della pace, tanto caro al Cio e all’intera popolazione delle due Coree, divise da settant’anni di tensioni. Come annunciato già nelle scorse settimane, le delegazioni della Corea del Nord e della Corea del Sud hanno sfilato sotto un’unica bandiera simboleggiante la penisola. Il ministro dello Sport italiano, Luca Lotti, ha così commentato: “Vedere le due Coree sfilare sotto un’unica bandiera, e poi vedere l’Italia sfilare, sono emozioni bellissime, ho partecipato con piacere alla cerimonia. Lo sport ha una forza incredibile, enorme, riusciva a fermare le guerre in passato e oggi è riuscito a far riunire le due Coree sotto un’unica bandiera. C’è ancora molto da fare, ma certamente questa è la strada giusta“.
Sgarbo statunitense alle Coree
Un primo incidente diplomatico è andato in scena alla cena di gala per l’apertura dei giochi. Mike Pence, vice presidente americano, ha infatti disertato l’incontro colloquiale, salutando il capo della delegazione nordcoreana senza grande coinvolgimento e uscendo dalla sala del ricevimento solo cinque minuti dopo il suo arrivo.
