Quali sono gli sport di contatto vietati con il nuovo dpcm
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Direttore: Alessandro Plateroti

Con il nuovo dpcm verso lo stop agli sport di contatto: quali sono

Calcio

Emergenza coronavirus in Italia, verso lo stop agli sport di contatto a livello amatoriale: quali sono.

Con il nuovo Dpcm il governo dovrebbe intervenire sugli sport vietando quelli amatoriali di contatto. Ma quali sono? Facciamo una panoramica.

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Coronavirus, quali sono gli sport amatoriali di contatto vietati dal governo con il nuovo dpcm

Alla luce del nuovo dpcm dovrebbero essere vietati il calcetto, il basket, la pallavolo, il beach volley e i balli (sia di coppia che di gruppo). Vietate anche le arti marziali e la boxe. Lo stop interessa lo sport a livello amatoriale. Tradotto, lo sport praticato tra amici.

Stando a quanto emerso a mezzo stampa, il Ministro della Salute avrebbe proposto una misura ancora più stringente per frenare un numero maggiore di competizioni che invece, non risultando amatoriali, possono proseguire. Sul tema ci sarebbe stato un lungo confronto con Spadafora, evidentemente intenzionato a tutelare per quanto possibile e fino a quando sarà possibile il diritto a svolgere l’attività fisica e sportiva.

Ripresa del campionato
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/gioco-del-calcio-duello-palla-1350720/

Gli sport consentiti

È consentita l’attività fisica individuale, come ad esempio la corsa. Nessuno stop per il tennis e per il padel, che si praticano a distanza.

Scarpe da corsa
fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/jogging-eseguire-sport-jog-2343558/

Le palestre e le piscine

Non sono previste al momento limitazioni per quanto riguarda le palestre e le piscine, tenute però al rispetto delle norme attualmente in vigore.

Gli stadi

Sul tavolo del confronto in vista del nuovo dpcm dovrebbe essere arrivata anche la questione stadi, con la Serie A e molte Regioni che spingono per il via libera a un numero maggiore di persone sugli spalti. Sulla questione sarebbe arrivato il No secco del Cts e del Ministro della Salute Roberto Speranza. Alla luce dei dati sui contagi, l’orientamento è quello di dare un giro di vite alle attività non necessarie, ed evidentemente il mondo del calcio non è in cima alla lista delle priorità.

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ultimo aggiornamento: 12 Ottobre 2020 15:18

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