Quanto guadagna un virologo? Il percorso di studi e la retribuzione delle figure professionali ’emerse’ durante l’emergenza coronavirus.
Dall’inizio dell’emergenza coronavirus abbiamo imparato a conoscere da vicino una figura professionale solitamente ignorata, in qualche modo anche sottovalutata. Quella del virologo. E non sorprende che sulla rete si siano moltiplicate le domande intorno a questa professione. Una su tutte? Quanto guadagna un virologo?
Virologo, il percorso di studi
Partiamo da un presupposto. Non esiste un compenso standard per un virologo. La retribuzione dipende dall’impiego e dall’inquadramento all’interno della struttura ospedaliera o del laboratorio dove lavora.
Una prima discriminante di rilievo è rappresentata dalla specializzazione. Possono diventare virologi (o microbiologi) non solo i medici che hanno fatto i sei anni di studi di medicina. Possono svolgere la professione anche soggetti con la laurea magistrale in biologia e biotecnologia, che procedono quindi per un percorso non medico.
Il percorso in entrambi i casi non è semplice e non esistono scorciatoie. Servono passione, dedizione, propensione alla studio, spirito di sacrificio e ovviamente la pazienza per superare gli anni della gavetta.
Un esempio concreto arriva, a proposito di coronavirus, dal gruppo di ricercatrici dello Spallanzani che hanno isolato il Covid-19, molte delle quali precarie.
Quanto guadagna un virologo?
Fatte queste prime sommarie divisioni passiamo ora ai numeri. Un dirigente biologo può arrivare a guadagnare fino a 50.000 euro lordi l’anno circa, mentre un dirigente medico può superare anche gli 80.000 euro. Le stime sono state pubblicate da money.it. Ovviamente alle cifre indicate si possono sommare collaborazioni esterne, studi, libri, e attività extra che possono andare ad incidere positivamente e in maniera significativa sul reddito annuale.
È bene ricordare che quindi siamo di fronte a delle stime. Cifre approssimative che non sarebbero così distanti dalla realtà dei fatti.