I russi hanno bendato e portato via il direttore della centrale nucleare.
L’agenzia nucleare di Zaporizhzhia ha denunciato il rapimento del direttore della centrale. Le truppe russe hanno arrestato il direttore generale della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia Igor Murashov. E lo hanno portato in una località sconosciuta. Lo ha riferito Petro Kotin, presidente dell’agenzia dell’atomo ucraina Energoatom e responsabile della gestione degli impianti nucleari nel paese. Kotin ha chiesto all’Aiea di sollecitare il rilascio di Murashov.
«La sua auto è stata fermata, sulla strada tra l’impianto e la città di Energodar. Murashov è stato trattenuto con la forza, bendato e portato in un luogo sconosciuto. Al momento, non ci sono informazioni su dove si trovi e sulle sue condizioni», ha dichiarato Kotin secondo quanto riporta il canale Telegram di Energoatom. La centrale di Zaporizhzhia è controllata dallo scorso marzo dalle forze russe.
Strage di civili a Zaporizhzhia
Ieri con il riconoscimento dell’Indipendenza da Kiev da parte del presidente russo Putin anche Zaporizhzhia, insieme a Kherson e alle regione del Donbass è sotto il controllo del Cremlino. La comunità internazionale ha considerato l’annessione illegale. Ma Mosca ritiene questi territori parte del territorio russo considerando che ha diritto di veto su qualsiasi risoluzione di condanna dell’Onu.
Nella stessa giornata di ieri è avvenuta la prima strage di civili a Zaporizhzhia dall’annessione condannato da Kiev come un attacco terroristico. I missili russi hanno colpito un convoglio umanitario dove hanno perso la vita 25 persone e una cinquantina di feriti con un bilancio provvisorio tra cui molti bambini e donne.