Il rapporto dell'Oil sul mondo del lavoro dopo questa emergenza
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Direttore: Alessandro Plateroti

“Il Covid-19 produrrà effetti devastanti sul mondo del lavoro”, l’allarme delle Nazioni Unite

Il rapporto dell’Oil sul mondo del lavoro al termine dell’emergenza coronavirus: “Effetti devastanti”.

ROMA – “Il Covid-19 produrrà effetti devastanti sul mondo del lavoro“, è questo l’allarme lanciato dal rapporto dell’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro) e visionato in anteprima da Repubblica. Le stime sono ben peggiori di quelle del 18 marzo quando si prevedevano 25 milioni di disoccupati.

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Il rapporto dell’Oil

Secondo quanto riportato dall’Oil, i lavoratori a rischio sono 1,25 miliardi con l’emergenza coronavirus che nel secondo trimestre porterà una riduzione del 6,7% delle ore di lavoro.

Le scelte che facciamo oggi – sottolinea il direttore generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro – influenzeranno direttamente il modo in cui questa crisi si svilupperà e la vita di miliardi di persone“. Con l’alto rischio che al termine dell’anno i livello di disoccupazione saranno più elevati di quelli della prima stima che vedeva circa 25 milioni di persone in più senza lavoro.

Industria
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“La peggiore crisi globale dopo la Seconda Guerra Mondiale”

L’Oil nel rapporto ha definito questo periodo come “la peggiore crisi globale dopo la Seconda Guerra Mondiale“. Per quanto riguarda i settori, invece, i più a rischio sono quelli degli alloggi, della ristorazione, delle manifatture, della vendita al dettaglio e delle attività commerciali e manifatturiere. Tutto, comunque, dipenderà da come si muoveranno i singoli Stati nei prossimi mesi e dagli sviluppi futuri di questa pandemia.

I lavoratori e le imprese – aggiunge Guy Rider si trovano di fronte a una catastrofe, sia nei Paesi a economia avanzata che in quelli in via di sviluppo. Dobbiamo muoverci velocemente, in modo deciso e congiunto. L’adozione tempestiva di provvedimenti efficaci potrebbe fare la differenza tra la sopravvivenza e il collasso“. Il direttore generale, infine, ha ricordato che “se un Paese fallisce, falliamo tutti. Per questo dobbiamo trovare una soluzione a livello globale“.

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ultimo aggiornamento: 8 Aprile 2020 15:19

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