Il responsabile scientifico Consulscesi nonché ex direttore esecutivo dell’Ema, Guido Rasi, ha parlato dell’uso della mascherina a scuola.
La mascherina è una delle misure di prevenzione e riduzione dei contagi legati al Covid-19 più dibattute, nell’ambito della pandemia. In moltissimi credono che la mascherina sia una misura estremamente utile per evitare i contagi, mentre altri ritengono che, considerando il momento attuale della pandemia – in fase remissiva – si possa gradualmente abbandonare l’obbligo di mascherina, anche a scuola. Queste sono le parole di Guido Rasi, responsabile scientifico Consulscesi nonché ex direttore esecutivo dell’Ema, in merito alla questione delle mascherine nelle scuole italiane.
Le parole di Rasi
“Nell’ultimo mese lascerei liberi i bambini e i ragazzi dal doverla indossare“. Queste le parole in merito all’obbligatorietà della mascherina nelle scuole di Guido Rasi, responsabile scientifico Consulcesi nonché ex direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco Ema. All’AdnKronos Salute, Rasi ha espresso un parere contrario rispetto alla proposta leghista di eliminare l’obbligo di mascherina all’interno delle scuole. “Dopo la scuola (i ragazzi, n.d.r.) hanno una vita sociale e tante interazioni che non prevedono più l’obbligo della mascherina. Magari l’insegnante può considerare di tenerla in aula. E poi bisogna tenere le finestre possibilmente aperte dove le condizioni lo permettono per una buona ventilazione“, ha affermato Rasi.
Le dichiarazioni di Belpietro
Anche il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro, si è espresso in merito alla questione delle mascherine, esprimendo un parere affine ai leghisti, i quali stanno cercando di convincere il ministro Speranza ad abbandonare tale misura. Il paradosso, per Belpietro, è legato al fatto che in discoteca la mascherina non sia mandatoria, mentre nei teatri lo è. “Non so chi abbia deciso di porre questi limiti, ma se lo scoprissi sarei curioso di chiedergli che cos’abbia di più pericoloso un teatro di una discoteca”. Ma per Belpietro la misura più grave e incoerente è l’obbligo di mascherina a scuola. “Non importa poi che quegli stessi ragazzi, una volta finita la lezione, si ritrovino la sera ammassati in locali alla moda per prendere un aperitivo o si diano appuntamento in discoteca dove non è richiesto alcun dispositivo di sicurezza”.