Rave party non autorizzato su Alpe di Poti, ad Arezzo: centinaia di giovani hanno raggiunto la zona nella serata del 31 dicembre. Immediato l’intervento degli uomini delle forze dell’ordine.
Rave party abusivo con centinaia di partecipanti sull’Alpe di Poti con circa cinquecento giovani che si sono ritrovati per trascorrere la notte in un vecchio casolare.
Gli uomini delle forze dell’ordine hanno isolato la zona con posti di blocco per intercettare i ragazzi in uscita ed evitare che altri giovani raggiungessero la zona.
Il rave non autorizzato sarebbe stato organizzato sui social e sulle chat delle applicazioni di messaggistica istantanea. I giovani sono partiti da diverse regioni italiane per raggiungere la zona della festa.
Alpe di Poti, rave party non autorizzato: centinaia di ragazzi hanno raggiunto la zona nella serata del 31 dicembre
I ragazzi sono giunti intorno alle ventuno evidentemente per festeggiare il Capodanno. Una festa non autorizzata, così come non era stato autorizzato il rave party nei pressi di un albergo abbandonato. Il rave party sarebbe stato organizzato sulla rete, attraverso i gruppi social, le chat e il passaparola. I ragazzi sono giunti da diverse regioni d’Italia.
L’intervento delle forze dell’ordine: posti di blocco e zona isolata
Immediato l’intervento delle forze dell’ordine che hanno isolato la zona e hanno posizionato posti di blocco nelle strade circostanti per intercettare i partecipanti, evitare che atri giovani giungessero nell’area della festa non autorizzata e per identificare le persone in uscita dall’area della festa non autorizzata. Si è deciso in un primo momento di non intervenire nella struttura ma sembra, stando a quanto appreso, che ci siano state tensioni tra le forze dell’ordine e i partecipanti al rave.