Referendum, la strategia di Zingaretti e l'accusa contro Meloni
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Referendum, Zingaretti e la strategia della “speranza”: l’accusa contro Giorgia Meloni

Nicola Zingaretti

Referendum 8-9 giugno, Nicola Zingaretti punta sulla “speranza” e attacca il centrodestra della premier Giorgia Meloni.

Dopo i risultati delle elezioni amministrative, Nicola Zingaretti interviene sul significato del voto e sul prossimo referendum dell’8 e 9 giugno. L’ex presidente della Regione Lazio punta il dito contro il centrodestra di Giorgia Meloni che appare unito solo nel mantenere il potere, ma diviso su tutto il resto. E mentre anche personaggi come Fedez “strizzano l’occhio” a Forza Italia, il dirigente dem sottolinea come il referendum rappresenta “un modo per riaccendere la speranza“.

Nicola Zingaretti

Referendum 8-9 giugno, la “speranza” di Nicola Zingaretti

Intervistato da Fanpage, Nicola Zingaretti guarda con attenzione al referendum dell’8 e 9 giugno, che considera un momento decisivo per il futuro democratico del Paese. “Non dimentichiamoci mai che l’Italia è una Repubblica fondata su un referendum“, ricorda, sottolineando come lo strumento referendario abbia in passato permesso di ottenere conquiste storiche.

La “speranza“, per l’ex segretario del PD, è la chiave per comprendere anche la recente crescita della partecipazione elettorale. Dove c’è una proposta credibile e un progetto condiviso, le persone tornano a votare. “La democrazia senza speranza non esiste“, afferma con forza.

L’attacco al centrodestra di Giorgia Meloni

Nicola Zingaretti non manca di puntare l’attenzione sul governo guidato da Giorgia Meloni. Secondo il dirigente dem, il centrodestra mostra un’unità solo apparente: “Oggi il centrodestra è unito solo nel gestire il potere, ma diviso su tutto il resto“. La contrapposizione non è tanto nei numeri, quanto nella visione politica.

Le opposizioni, ricorda, nel 2022 avevano più voti ma erano divise; ora il centrosinistra ha fatto passi avanti, ma deve ancora costruire una vera cultura politica comune. Per l’ex presidente della Regione Lazio non servono più slogan o formule elettorali, ma un progetto politico concreto, capace di attuare la Costituzione e di garantire diritti fondamentali come “salute, salario dignitoso e istruzione“.

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ultimo aggiornamento: 28 Maggio 2025 16:33

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