Emergenza Covid in Italia, il governo lavora alle regole per Natale e Capodanno. Stretta agli spostamenti tra le Regioni.
Il governo lavora in vista del nuovo dpcm e lavora soprattutto su quelle che saranno le regole per il Natale e per il Capodanno. Oltre alle raccomandazioni, infatti, si procederà anche con la messa a punto di un impianto normativo fatto di regole, come ad esempio il coprifuoco, la chiusura dei locali e i limiti agli spostamenti tra i Comuni e tra le Regioni.
Quarantena obbligatoria per chi trascorre le vacanze di Natale all’estero
Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha reso noto che si procederà con controlli stringenti per quanto riguarda gli spostamenti internazionali. Il governo non è intenzionato a bloccare le vacanze all’estero ma vuole evitare rischi di importazione, quindi si valuta la possibilità di una quarantena obbligatoria – di dieci giorni o due settimane, le discussioni sono ancora in corso – per le persone che decidono di trascorrere all’estero le vacanze di Natale.
Il discorso sembra strettamente legato a quello delle piste da sci, soprattutto se è vera l’indiscrezione secondo cui il Ministro della Salute Roberto Speranza inserirà nella lista dei Paesi a rischio anche quelli che hanno deciso e decideranno di non aderire all’accordo europeo per la chiusura degli impianti sciistici.
No alla riapertura degli impianti sciistici
Vince la linea del premier Conte che nonostante le pressioni dei Presidenti delle Regioni conferma il no del governo alla riapertura degli impianti sciistici. Anzi, il Presidente del Consiglio ha lavorato in prima persona ad un accordo europeo al quale prenderanno parte diversi Paesi vicini di casa, note mete turistiche invernali.
Gli spostamenti tra le Regioni a Natale: le regole
Uno dei nodi da sciogliere è quello decisamente delicato dello spostamento tra le Regioni. Il governo sarebbe intenzionato a vietare anche il trasferimento da zona gialla a zona gialla, ad oggi possibile alla luce delle indicazioni contenute nel Dpcm del 3 novembre.
L’idea sarebbe quella di consentire gli spostamenti legati a motivi necessari e urgenti e gli spostamenti per il ricongiungimento familiare. Ma qui si apre un altro tema infinito. Posso andare dai miei genitori che vivono in un’altra Regione anche se io non ho la residenza da loro? In linea teorica, se parliamo di ricongiungimento familiare, sì. Posso andare dalla mia fidanzata anche se non risultiamo legalmente uniti? In teoria sì, in pratica iniziano i dubbi. Se la risposta fosse sì l’unico argine agli spostamenti sarebbe il senso di responsabilità degli italiani. Il governo dovrà comunque trovare una formula generale da seguire.
Ovviamente i Presidenti delle Regioni in zona Gialla protestano evidenziando come il blocco agli spostamenti avrà conseguenze considerevoli sul turismo e sull’economia locale.
Il cenone di Natale
L’Italia guarda agli altri Paesi europei e cerca spunti compatibili con la propria situazione epidemiologica. La consapevolezza è che quanto riguarda il cenone a casa le autorità possono limitarsi a dare raccomandazioni, poi nessuno andrà a bussare alla porta degli italiani il 24, il 25, il 26 dicembre o il 31 e l’1 gennaio per fare la conta delle persone.
Detto ciò l’esecutivo dovrebbe suggerire di riunirsi in non più di sei o otto persone. Anche questo punto sarà chiarito nei prossimi giorni. Con ogni probabilità il numero non include i bambini piccoli, ma ci sono famiglie che al naturale superano il limite suggerito.
Shopping e coprifuoco: le regole in vista del Natale
Ci sono poi due argomenti strettamente collegati tra loro: la chiusura dei negozi e il coprifuoco. Il governo starebbe valutando di posticipare la chiusura dei negozi alle ore 22.00 e di far aprire i centri commerciali anche nel fine settimana e nei giorni festivi.
Di conseguenza il coprifuoco slitterebbe alle ore 23 con la possibilità che a Natale e Capodanno l’orario di inizio venga posticipato dopo le 24.
Bar e ristoranti
Discorso diverso per bar e ristoranti che, a differenza di quanto ipotizzato in un primo momento non dovrebbero avere il via libera all’apertura dopo le ore 18.00