Le regole in Zona Rossa: spostamenti limitati e negozi chiusi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Quali sono le regole in Zona Rossa: le risposte alle domande frequenti

Coronavirus Italia

Quali sono le regole in Zona Rossa e quali sono le deroghe ‘concesse’ dal governo nel periodo di Natale.

Dal 24 dicembre fino al 6 gennaio, nei giorni festivi e prefestivi l’Italia rispetterà le regole della Zona Rossa, l’area a maggior rischio epidemiologico. Si procede con una stretta che interessa soprattutto gli spostamenti. In Zona Rossa infatti è vietato uscire di casa se non per motivi di necessità. Anche se in occasione delle feste di Natale il governo ha deciso di concedere una deroga legata proprio agli spostamenti, per garantire un minimo di socialità durante le festività. In Zona Rossa inoltre chiudono bar, ristoranti e negozi, ad eccezione di quelli indicati negli allegati ai decreti.

Carabinieri
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Le Regole in Zona Rossa: le regole per gli spostamenti

Per avere un quadro chiaro delle regole da seguire in zona Rossa ci rifacciamo alle indicazioni presenti sul sito del governo. In linea generale, come anticipato, nell’area a maggior rischio chiudono bar, ristoranti e negozi e si esce di casa solo per motivi di necessità.

Quali sono le regole valide nella mia area per gli spostamenti? Ci sono dei divieti? Si può uscire per andare al lavoro? E a trovare parenti o congiunti?

All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute. Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso. Sono consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, se prevista. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. È comunque consigliato lavorare a distanza, ove possibile, o prendere ferie o congedi.

Gli spostamenti devono essere giustificati in qualche modo? È necessario produrre un’autodichiarazione?

Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato. La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.

Sono separato/divorziato, posso andare a trovare i miei figli minorenni?

Sì. Gli spostamenti per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti. Tali spostamenti dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario (persone in quarantena, positive, immunodepresse etc.), nonché secondo le modalità previste dal giudice con i provvedimenti di separazione o divorzio o, in assenza di tali provvedimenti, secondo quanto concordato tra i genitori.

Posso fare la spesa in un Comune diverso da quello in cui abito?

Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati.

Ci si può spostare per andare in chiesa o negli altri luoghi di culto?

È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino a casa, intendendo tale spostamento per quanto possibile nelle prossimità della propria abitazione. Infatti, l’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità. È altresì consentito partecipare alle funzioni religiose, nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli.

Si può uscire per fare una passeggiata?

Le passeggiate sono ammesse, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione. Sono chiaramente ammesse, inoltre, nel caso siano motivate per compiere gli altri spostamenti consentiti (andare al lavoro, motivi di salute o necessità). Per esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana. Resta inteso che la giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità dell’autocertificazione. In ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone. Resta comunque consentita la passeggiata, al fine di accompagnare i minori o le persone non completamente autosufficienti, senza che sia in questo caso necessario il rispetto della distanza di un metro.

È consentito fare attività motoria?

L’attività motoria all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione. È obbligatorio rispettare la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e indossare dispositivi di protezione individuale. Sono sempre vietati gli assembramenti.

Posso usare l’automobile con persone non conviventi?

Sì, purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina. L’obbligo di indossare la mascherina può essere derogato nella sola ipotesi in cui la vettura risulti dotata di un separatore fisico (plexiglas) fra la fila anteriore e posteriore della macchina, essendo in tale caso ammessa la presenza del solo guidatore nella fila anteriore e di un solo passeggero per la fila posteriore.

Tutte le misure sono riportate sul sito del governo alla sezione dedicata.

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Fonte foto: https://www.facebook.com/palazzochigi.it/photos/a.953196588081655/3419404208127535/

Le deroghe per il periodo di Natale

Come detto, alla luce dell’eccezionalità del periodo di Natale, il governo concede una deroga importante per quanto riguarda gli spostamenti in zona Rossa. È possibile uscire in un numero massimo di due persone (non rientrano nel conteggio bambini di età inferiore ai 14 anni e persone con disabilità) per raggiungere un’abitazione privata, nella quale potranno quindi essere ospitati due non conviventi.

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ultimo aggiornamento: 23 Dicembre 2020 19:30

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