Matteo Renzi critica il sostegno di Confindustria al governo sovranista e avverte che votare per i sovranisti rappresenta un autogol.
Negli ultimi anni, l’Italia ha attraversato una fase politica caratterizzata dall’ascesa di movimenti sovranisti, che hanno promosso politiche orientate al nazionalismo e al protezionismo economico, Matteo Renzi commenta la situazione dopo Giuseppe Conte. Questa tendenza ha suscitato dibattiti accesi sia a livello nazionale che internazionale, soprattutto in relazione alle implicazioni per l’economia italiana, fortemente integrata nel contesto europeo e globale.

Il ruolo di Confindustria nel contesto politico attuale
Confindustria, principale associazione rappresentativa delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia, ha storicamente svolto un ruolo di interlocutore privilegiato con le istituzioni governative, influenzando le politiche economiche del Paese. Tuttavia, l’attuale scenario politico ha posto l’associazione di fronte a scelte complesse riguardo al suo posizionamento nei confronti del governo in carica.
La vicepresidente di Confindustria, Lucia Aleotti, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo ai dazi imposti dall’amministrazione Trump, definendoli «un colpo mortale per l’industria». La sua posizione evidenzia le tensioni esistenti tra le esigenze del settore industriale italiano e le politiche protezionistiche adottate da alcuni partner internazionali.
Le critiche di Matteo Renzi al sostegno di Confindustria al governo sovranista
In questo contesto, l’ex presidente del Consiglio e leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Stampa” in data 1° marzo 2025, in cui ha espresso una posizione critica nei confronti del sostegno di Confindustria al governo sovranista guidato da Giorgia Meloni. Renzi ha sottolineato come i sovranisti siano, per definizione, avversari della libertà d’impresa e ha invitato l’associazione degli industriali a rivedere il proprio appoggio a un esecutivo che, a suo avviso, sta isolando l’Italia sul piano internazionale.
«Confindustria per prima deve riflettere: devono smettere di appoggiare questo governo sovranista. I sovranisti per definizione sono i primi avversari della libertà d’impresa», ha dichiarato il leader di Italia Viva.
Secondo Renzi, l’Italia necessita di politiche orientate alla globalizzazione e non al sovranismo, poiché l’apertura ai mercati internazionali rappresenta una componente fondamentale per la crescita economica del Paese. Ha inoltre evidenziato come il voto agli esponenti sovranisti o a figure come Ursula von der Leyen possa rappresentare un autogol per gli imprenditori italiani, in quanto tali scelte politiche potrebbero andare contro l’interesse nazionale e danneggiare la competitività delle imprese italiane.
«Se voti Forza Italia poi è ovvio che appoggi Ursula che è la candidata del Partito Popolare Europeo. I nostri imprenditori sono bravissimi quando si parla di business; quando ci si sposta sul piano politico invece fanno autogol votando per i sovranisti o per Ursula».
L’ennesimo attacco a Giorgia Meloni
Renzi ha anche criticato l’operato del governo in ambiti strategici come l’innovazione tecnologica e le infrastrutture, attribuendo ritardi e inefficienze ai ministri competenti. In particolare, ha attaccato la gestione della premier Meloni nei rapporti internazionali e l’approccio della destra italiana nei confronti della politica commerciale di Trump.
«Quando è arrivata l’agenzia di Trump che comunicava ufficialmente la decisione dei dazi al 25% ho preso la parola in Senato, eravamo tutti in aula. E ho chiesto alla destra se si rende conto di quello che sta accadendo. Niente, nei banchi della maggioranza sghignazzavano».
Infine, ha ribadito la necessità che l’Europa si presenti unita di fronte alla sfida rappresentata da Trump: «L’unica chance che ha l’Europa per bloccarlo è marciare unita. Se andiamo divisi, Trump ci infilza uno a uno».