Clamorosa pazza idea: Matteo Renzi spiazza Giorgia Meloni

Clamorosa pazza idea: Matteo Renzi spiazza Giorgia Meloni

Sciopero, autonomia differenziata ma anche una nuova idea che potrebbe sorprendere: Matteo Renzi spiazza tutti.

Non ha fatto giri di parole per commentare le ultime vicende dell’attualità politica nostrana Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva, infatti, è stato protagonista di una lunga intervista per La Stampa citata anche dal suo stesso sito internet personale. Oltre a parlare dello sciopero odierno, l’ex Premier ha proposto una soluzione decisamente particolare relativa ai centri per migranti in Albania.

Matteo Renzi

Matteo Renzi, l’idea per i centri per migranti in Albania

Nel corso dell’intervista con La Stampa, Matteo Renzi ha avuto modo di stupire con una proposta decisamente insolita relativa all’utilizzo dei centri per migranti in Albania voluti dalla Premier Giorgia Meloni.

In questo senso, con fare pungente, il leader di Italia Viva ha commentato: “Siccome è evidente che i centri per migranti non si faranno, nelle strutture in Albania mettiamoci i duemila detenuti albanesi che sono in Italia”, ha detto l’ex premier.

“Recuperiamo 400 agenti di polizia e miglioriamo la condizione delle carceri sovraffollate, evitando di buttare i soldi del contribuente. Perché è chiaro che questi centri sono l’inutile spreco di una premier influencer“, ha aggiunto con tanto di stoccata alla Meloni.

Il passaggio sull’autonomia differenziata

Non è mancato un commento anche sull’autonomia differenziata e l’ok della Cassazione per il referendum per abrogarla: “Questa autonomia è un danno per tutti. Se si fa il quorum, il governo va a casa. Se non si fa ma vincono i sì, va comunque in difficoltà. So di cosa parlo: il referendum sulle trivelle, nell’aprile 2016, non fece il quorum. Ma fu l’inizio della fine del nostro governo. Questo referendum poi ha un vantaggio formidabile”, ha detto Renzi.

E su quello che sarebbe il vantaggio del referendum: “Riunisce un fronte ampio che va dai cattolici democratici alla sinistra radicale. Persino molti di Confindustria penso si schiereranno a favore, spaventati dall’aumento della burocrazia. Si può saldare un fronte che sarà la base per un’alternativa alla destra”.