Renzi svela il vero ruolo di Giorgia Meloni: “Non c’è spazio per Salvini o Conte”

Renzi svela il vero ruolo di Giorgia Meloni: “Non c’è spazio per Salvini o Conte”

Matteo Renzi prevede che Giorgia Meloni sarà l’unico punto di riferimento per Trump in Europa. Le parole dell’ex premier.

Matteo Renzi, leader di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Il Foglio, commentando il risultato delle recenti elezioni americane che hanno visto Donald Trump tornare al potere e il futuro con Giorgia Meloni.

Secondo Renzi, il ritorno di Trump rappresenta una sfida e un’opportunità per l’Europa e, in particolare, per l’Italia guidata da Giorgia Meloni. Per l’ex premier, Meloni avrà un ruolo di primo piano come interlocutrice del nuovo presidente americano, diventando la vera e unica sponda europea di Trump.

Giorgia Meloni

Meloni come ponte politico tra Europa e Stati Uniti

Secondo Renzi, la vittoria di Trump rappresenta una “sveglia gigantesca” per l’Europa, che deve finalmente mettere da parte le logiche ideologiche e concentrarsi sui contenuti concreti. In questo scenario, Renzi ritiene che Meloni sia in una posizione privilegiata per costruire un rapporto solido con Trump, grazie anche al suo approccio diretto e pragmatico.

“Conosco bene Giorgia Meloni: sarà bravissima a costruire un rapporto forte con il nuovo presidente. Che l’aiuti Musk oppure no, sarà lei la sua vera sponda in Europa e lei soltanto: non c’è spazio per Salvini o Conte”. Il leader di Italia Viva ammonisce, tuttavia, la sinistra: “Quanto alla sinistra, l’ammucchiata contro il pericolo non funziona: l’unica via è costruire una contronarrazione vincente. Spiace dirlo, ma Trump ha saputo imporre la sua”.

Le sfide internazionali e il ruolo dell’Italia secondo Renzi

Renzi, con un approccio pragmatico, riconosce che Trump ha relazioni consolidate in Medio Oriente e dichiara che il suo impegno verso un possibile compromesso con la Russia e il rilancio degli Accordi di Abramo potrebbe portare a nuovi sviluppi geopolitici. “Troppi temi erano in attesa del nuovo inquilino della Casa Bianca. Le cose sarebbero cambiate comunque, a maggior ragione cambieranno adesso. Trump conta su relazioni molto consolidate in Medio Oriente. E ha detto di volersi impegnare per la pace in Ucraina: credo che ci siano tutte le condizioni affinché si realizzi sia il compromesso con la Russia, sia la ripresa del dossier sugli Accordi di Abramo”.

Tuttavia, l’ex premier italiano evidenzia la mancanza di leadership dell’Europa in ambito diplomatico e accusa l’Italia di non aver sfruttato adeguatamente la presidenza del G7. “Di sicuro. Anche perché dov’è l’Europa della diplomazia? Lo ripeto da anni. La principale arma a nostra disposizione è quella che non usiamo. Ed è anche l’ennesima debolezza del governo italiano: abbiamo avuto la presidenza del G7 e zero iniziative. Questo è il concetto che nessuno ha la forza di ribadire”.

Renzi attribuisce anche un “merito involontario” a Trump, ovvero quello di imporre all’Europa una presa di responsabilità. “Quando dice che l’Europa deve mettere il 2 per cento per le spese militari, l’Europa dovrà decidere cosa fare. Se c’è un tema di dazi bisogna saper reagire. Bruxelles farebbe bene a pensare meno alla parte burocratica, e di più ai contenuti”.

Renzi conclude con una riflessione sulla necessità di investimenti concreti e di una politica efficace che superi gli slogan ideologici. “Trump sbaglia quando nega il cambiamento climatico. Ma rispondere con gli slogan è altrettanto sbagliato: il Green deal è un clamoroso autogol, sulla tecnologia invece non investiamo. Vogliamo andare avanti?”.