Matteo Renzi sullo spionaggio: "Fermiamoli ora"
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Renzi è una furia: “Questa battaglia non è contro la Meloni, che scappa dal Parlamento”

Matteo Renzi

Renzi denuncia l’uso illegittimo di software spia contro gli attivisti, avvertendo che senza intervento, i cittadini saranno i prossimi.

Matteo Renzi torna ad avvisare tutti. Negli ultimi anni, il dibattito sulla sicurezza informatica si è intensificato, portando alla luce pratiche controverse che minacciano la privacy e la libertà individuale. Se inizialmente la sorveglianza digitale sembrava limitata a questioni di sicurezza nazionale, oggi il suo utilizzo si estende ben oltre, colpendo giornalisti, attivisti e persino figure religiose.

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L’uso controverso del software israeliano

La questione è esplosa dopo che è emerso l’uso improprio di un software israeliano destinato originariamente a contrastare il crimine e il terrorismo. Tuttavia, come denunciato da più fonti, questo strumento sarebbe stato impiegato per spiare figure scomode, violando non solo la loro privacy ma anche i diritti fondamentali. L’implicazione di tali tecnologie in attività di sorveglianza non autorizzata ha sollevato un’ondata di preoccupazione tra i difensori dei diritti civili e alcune forze politiche.

L’appello di Renzi: la libertà dei cittadini è in gioco

Tra le voci più critiche, quella di Matteo Renzi si è levata con particolare fermezza. In una recente Enews, l’ex premier ha messo in guardia sull’escalation di queste pratiche, sottolineando che il pericolo non riguarda solo le figure pubbliche, ma anche le persone comuni. Renzi ha dichiarato:

“Se non riusciamo a fermare chi ha utilizzato in modo illegittimo il software israeliano contro giornalisti, attivisti e forse persino contro un sacerdote, se non ci riusciamo stavolta, la prossima volta faranno peggio. Soprattutto contro i cittadini comuni.”

Renzi ha precisato che la sua battaglia non è indirizzata contro l’attuale governo, bensì a tutela delle libertà fondamentali: “Questa battaglia non è contro la Meloni – che scappa dal Parlamento – ma a favore della libertà di quella che i populisti chiamano ‘la gente normale’. Credetemi: o li fermiamo ora o la prossima volta faranno peggio. È in gioco la libertà dei cittadini, non solo la privacy.”

Le sue parole sottolineano la necessità di un intervento tempestivo e deciso, affinché queste tecnologie non vengano più utilizzate come strumenti di repressione. L’allarme lanciato da Renzi non si limita al contesto politico, ma tocca il cuore della democrazia: la difesa dei diritti di ciascun individuo.

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ultimo aggiornamento: 25 Febbraio 2025 12:57

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