Giorgia Meloni rinvia ancora la conferenza stampa di fine anno: critiche da Matteo Renzi e insinuazioni da Italia Viva.
Dopo il rinvio della conferenza stampa di fine anno, che sposta l’incontro con i giornalisti al 9 gennaio 2025, si sono scatenate polemiche guidate dall’ex premier Matteo Renzi, che accusa Giorgia Meloni di sfuggire al confronto diretto con la stampa.
L’attacco di Renzi e Italia Viva a Giorgia Meloni
A sollevare il caso, come riportato da Open, è stato Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che ha criticato apertamente Giorgia Meloni sui social. “Nell’anno solare 2024 Giorgia Meloni ha fatto meno conferenze stampa di Vladimir Putin. È un fatto molto triste per la qualità dell’informazione italiana ma nessuno dice nulla“, afferma su X (Ex Twitter).
Nell’anno solare 2024 Giorgia Meloni ha fatto meno conferenze stampa di Vladimir Putin. È un fatto molto triste per la qualità dell’informazione italiana ma nessuno dice nulla. Nelle vacanze di Natale è consuetudine che il Presidente del Consiglio tenga la tradizionale conferenza…
— Matteo Renzi (@matteorenzi) December 27, 2024
L’ex premier ha poi sottolineato come il confronto con i giornalisti sia una consuetudine istituzionale, soprattutto durante le festività natalizie. Si è, dunque, chiesto: “Cosa ha da fare di così fondamentale in questi giorni per NON incontrare la stampa come hanno fatto tutti i premier che l’hanno preceduta?“. Un attacco diretto quello del leader di Italia Viva.
A rincarare la dose è intervenuto Francesco Bonifazi, esponente di Italia Viva, che con un post sui social ha ironizzato: “Tocchi e ritocchi?“. Suggerendo che il rinvio possa essere legato a ragioni di natura “estetica”.
Il rinvio della conferenza stampa di fine anno che fa discutere
Il tradizionale appuntamento di fine anno con la stampa, organizzato in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e l’Associazione della Stampa Parlamentare, si terrà solo a gennaio.
La nota ufficiale, apparsa sul sito dell’Ordine dei giornalisti, ha confermato la data del 9 gennaio senza offrire spiegazioni sullo slittamento. Questo cambio di programma non è una novità: già lo scorso anno la conferenza fu rinviata due volte, a causa di problemi di salute dichiarati dalla premier.
Se nel 2023 le motivazioni ufficiali si riferivano a una sindrome otolitica, quest’anno non sono state fornite indicazioni specifiche. Da Palazzo Chigi nessuna comunicazione, mentre vari rumors hanno notato un insolito silenzio sul tema.