Il nuovo report dell’Iss: “La protezione da una possibile infezione scende al 40% dopo sei mesi dalla seconda dose”.
ROMA – E’ stato pubblicato il nuovo report dell’Iss. Nel documento, citato dall’Ansa, è precisato come “dopo sei mesi dalla seconda dose (o prima per quanto riguarda Johnson&Johnson) la protezione contro il Covid scende dal 72% al 40% rispetto ai non vaccinati, ma resta alta per quanto riguarda i casi gravi. In questo caso è del 91% nei primi sei mesi per poi portarsi all’81%“.
Il vaccino è fondamentale in questa fase della pandemia. Nel rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità, infatti, ha sottolineato come nell’ultimo mese in terapia intensiva il tasso di incidenza è del 6,7 per 100mila abitanti per i non vaccinati e dello 0,54% per le persone che si sono sottoposte alla somministrazione.
Covid, la situazione in Italia
La situazione in Italia del Covid continua ad essere ancora sotto controllo. Nonostante il costante aumento sia dei casi che della pressione sui servizi sanitari, non si registrano peggioramenti improvvisi. Le misure sono già state decise anche se l’effetto del Super Green Pass dovrebbe farsi sentire solamente nei primi giorni di gennaio.
L’attenzione comunque resta alta anche per intervenire subito in caso di una impennata di casi. Ma questo non dovrebbe avvenire grazie ai vaccini.
Primo caso della variante Omicron
Lo sguardo naturalmente ora è rivolto alla variante Omicron. Il primo caso è stato registrato in Campania e si stanno effettuando tutti gli approfondimenti per valutare se si è trattato di un singolo contagio oppure di un cluster. Al momento la situazione è sotto controllo e non sono in programma particolari restrizioni.
L’attenzione resta comunque alta e tutte le regioni sono pronte ad intervenire con misure localizzate in caso di creazione di cluster dovute a questa mutazione trovata per la prima volta in Sudafrica.