Mafia, riassegnata (dopo la revoca) la scorta a Valeria Grasso
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Direttore: Alessandro Plateroti

Mafia, riassegnata la scorta a Valeria Grasso

Valeria Grasso

Riassegnata la scorta a Valeria Grasso. La testimone di giustizia si era rivolta al Capo dello Stato dopo la revoca: “A rischio me e i miei figli, di cui una minorenne”.

ROMA – Revocata e poi riassegnata la scorta a Valeria Grasso. La decisione della revoca era stata comunicata dalla stessa testimone di giustizia contro il clan Madonia. “Nell’epoca in cui il Ministro dell’Interno è una donna – sottolinea la diretta interessata – e alla vigilia della Giornata contro la Violenza sulle donne, vengo lasciata sola, anche nel mio impegno contro la criminalità e la mafia che mi vede tutt’oggi in prima linea nella sensibilizzazione pubblica a sostegno della legalità e della giustizia perché, l’ho dichiarato più volte, mi sento una donna dello Stato piuttosto che vittima di mafia“.

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Revocata la scorta a Valeria Grasso

Una decisione che rischiava di finire con un ricorso al TAR con il legale di Valeria Grasso che aveva precisato: “Ritengo che il provvedimento di revoca sia illegittimo per assoluta carenza dei presupposti di legalità. Abbiamo appreso solo verbalmente questa decisione e per tali motivi abbiamo chiesto le relative motivazioni“.

Al più presto – continua l’avvocato – inizieremo un’azione legale a carico dello Stato, non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche per capire ed identificare le responsabilità in tutte le sedi“.

Valeria Grasso
fonte foto https://twitter.com/nuovocampopd

Riassegnata la scorta

Con una comunicazione ufficiale da parte del Comandante del Nucleo Scorte, è stata resa nota la rimodulazione del dispositivo di tutela su tutto il territorio nazionale.

Chi è Valeria Grasso

Valeria Grasso è una donna che si è ribellata alla mafia e al pizzo. Un coraggio che ha portato all’arresto di diversi membri del Clan Madonia tanto da essere messa sotto protezione. Ma questo servizio nella Capitale è stato sospeso sabato 23 novembre senza alcuna motivazione e notifica del provvedimento.

I legali della vittima sono pronti a chiedere il perché di questa scelta e soprattutto ricorrere al TAR. Una scelta che ha messo nuovamente in pericolo la vita della Grasso ma anche dei suoi figli, di cui una è ancora minorenne.

fonte foto copertina https://twitter.com/nuovocampopd

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ultimo aggiornamento: 19 Marzo 2021 14:36

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