Migranti, Richard Gere contro Matteo Salvini sul caso Open Arms. L’intervista dell’attore ai microfoni del Corriere della Sera.
Dopo la visita a bordo della Open Arms, il noto attore Richard Gere attacca Matteo Salvini dalle colonne de il Corriere della Sera.
Migranti, Richard Gere contro Matteo Salvini sulla Open Arms
“Qualcuno ha detto che alla Open Arms lavorano per soldi. La verità è che questi volontari e uomini delle ong sono angeli che si sacrificano per il prossimo“, ha esordito il noto attore parlando della crisi dei migranti e del caso della Open Arms, ormai in mare da diversi giorni.
Richard Gere ha parlato della sfida che deve affrontare l’Italia al fianco dell’Europa.
“La sfida può essere risolta se ci si siede al tavolo e si discute con raziocinio e generosità. Non è un problema soltanto dell’Italia, ma della Spagna, della Grecia, di tutta l’Europa. L’Occidente ha grande responsabilità che affondano nel passato. Avete sentito le parole del Papa? Non sono numeri, hanno volti, nomi, storie. Io le ho ascoltate“.
“Salvini ha la stessa mentalità del presidente Trump, usa la stessa ignoranza in senso radicale”
L’attore ha proseguito il suo ragionamento parlando inevitabilmente della posizione di Matteo Salvini.
“Se il vostro ministro passasse del tempo con quelle persone, ascoltasse le loro storie, i loro traumi familiari, cambierebbe la sua visione. Lui fa di un’emergenza umana un caso politico. Ma è cattiva politica. Ho apprezzato invece il ministro della Difesa Elisabetta Trenta […]. Salvini ha la stessa mentalità del presidente Trump, io lo chiamo ‘Baby Trump‘. Usa la stessa ignoranza in senso radicale, fanno leva su paura e odio“.
La star del cinema ha poi confessato di voler conoscere o almeno incontrare il leader della Lega: “Sono sicuro che non è come si presenta in pubblico. Avrà una famiglia, figli, genitori. Vede la politica come un pretesto per aumentare il consenso. La vita può essere semplice se sei onesto e parli con il cuore“.
Richard Gere al Corriere della Sera: “Carola Rackete? Se uno salva le vite umane senza arrecare danno lo considero un eroe, un angelo”
In un passaggio della sua lunga intervista Richard Gere ha parlato anche di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3 diventata un simbolo della resistenza a Salvini.
“Non conosco i dettagli della vicenda ma se un essere umano si adopera per salvare delle vite e non arreca nessun danno lo considero un eroe, un angelo“.