Riforma costituzionale: l’ombra di Mattarella e Barbera sul Governo

Riforma costituzionale: l’ombra di Mattarella e Barbera sul Governo

Suona l’allarme contro due figure di spicco: Sergio Mattarella e Augusto Barbera, potenziali ostacoli alla riforma costituzionale.

La riforma costituzionale italiana si trova di fronte a un potenziale ostacolo. La presenza di figure politiche di spicco come Sergio Mattarella e Augusto Barbera (recentemente nominato Presidente della Corte Costituzionale), con il loro passato politico e la loro influenza, potrebbe rappresentare una sfida significativa per l’attuale governo.

Il ruolo di Mattarella e Barbera

Sergio Mattarella e Augusto Barbera, entrambi ultraottantenni con una lunga esperienza politica alle spalle, vengono considerati come una potenziale opposizione alla riforma costituzionale.

Il Capo dello Stato, con il suo passato di democristiano, e il Presidente della Corte Costituzionale, con le sue radici nel Partito Comunista Italiano, rappresentano un ostacolo significativo che potrebbe influenzare l’attuazione della riforma.

Chi altro si oppone alla riforma costituzionale?

Oltre a Mattarella e Barbera, vanno aggiunti anche Giuliano Amato, Franco Bassanini e Luciano Violante sono viste come parte dell’opposizione alla riforma. Questi veterani della politica non hanno alcuna intenzione di fare sconti né alla premier Giorgia Meloni, né tantomeno al ministro della Giustizia Carlo Nordio.

Tuttavia, in questo contesto, il governo attuale deve affrontare non solo l’opposizione politica, ma anche altre sfide interne. Ad esempio, nel Ministero della Giustizia, il viceministro Francesco Paolo Sisto è spesso in opposizione alla vicecapo di Gabinetto Giusi Bartolozzi, creando tensioni interne.

Questa situazione ricorda sostanzialmente quella del 2016, quando un referendum sul premierato portò alle dimissioni di Matteo Renzi da presidente del Consiglio. E’ un destino che rischia anche Meloni? Il futuro della riforma costotuzionale rimane incerto.