Pensioni precoci e lavoratori precosi, la nuova Quota 41
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Direttore: Alessandro Plateroti

Riforma pensioni precoci, cosa conoscere sull’argomento

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Guida: La Riforma delle pensioni 2017, tutto ciò che riguarda i lavoratori precoci

Riforma pensioni 2017 e la Quota 41 per lavoratori precoci

Le novità che partiranno dal primo maggio 2017 sono molte e alcune riguardano specificatamente la categoria delle pensioni e dei lavoratori precoci.
La Quota 41 è la formula trovata dal Governo per la pensione anticipata. La ratio di questa quota è quella di andare incontro alle esigenze dei lavoratori precoci.
I requisiti per accedere alla Quota 41 sono stringenti e vanno presi in considerazione. Tale quota non partirà in via sperimentale, questa è ad esempio una differenza, con le altre misure previste dalla Legge di Bilancio 2017, che al comma 199 dell’articolo 1 specifica tutti i requisiti necessari per accedere al pensionamento
Talune categorie di lavoratori precoci avranno in conseguenza dell’applicazione di questa quota, diritto a costo zero di accedere alla pensione anticipata calcolando i requisiti.
La Quota 41 verrà nel corso degli anni anche adeguata alla speranza di vita, così nasce e così verrà elargita.

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Riforma delle Pensioni e Quota 41

Parlando di requisiti ecco delle informazioni utili per comprendere chi ha diritto a questa misura pensionistica:

  • Non occorrono requisiti di anzianità anagrafica
  • Occorre presentare domanda
  • Annualità contributi previdenziali elevate

Requisiti contributivi richiesti:

  • Minimo 41 anni di contributi previdenziali versati
  • 12 mesi di contribuzione anche non continuativi e inerenti prestazioni lavorative svolte prima del raggiungimento dell’età anagrafica di 19 anni

Oltre a questi due requisiti essenziali, per rientrare nella categoria Lavoratori precoci e accedere a questa forma di pensione anticipata, è indispensabile soddisfare almeno un requisito fra i seguenti, sempre secondo la pubblicazione della riforma sulla Gazzetta Ufficiale, che riportiamo in sintesi:

  • Essere in stato di disoccupazione da almeno tre mesi per licenziamento, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale.
  • Assistere da almeno sei mesi un coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave.
  • Avere una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74 per cento
  • Essere lavoratori dipendenti e svolgere da almeno sei anni in modo continuativo mansioni Difficoltose o Rischiose, secondo l’allegato C della Legge di Bilancio.Newsmondo.it lavori usuranti pensioni precoci
  • Essere lavoratori impiegati in mansioni usurantinotturni.

Le agevolazioni elencate per i lavoratori precoci, già rinominate quota 41 tuttavia non si applicano ai lavoratori che sono entrati nel mondo del lavoro dopo il 1995, cioè a coloro che sono già entrati nel mondo del lavoro con il sistema contributivo puro.

Sia i requisiti che la formula ideata dal Governo fanno comprendere che accedere a questa forma pensionistica elargita dallo Stato non è affatto semplice, vista soprattutto la presenza delle condizioni aggiuntive di ingresso.
I lavoratori precoci sono una categoria che nella teoria dovrebbe ricevere una pensione prima dei lavoratori che iniziano la loro attività lavorativa più tardi ma le condizioni di questa riforma fanno supporre che ci sarà un livellamento progressivo tra le due categorie.

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ultimo aggiornamento: 9 Settembre 2021 9:40

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