Respinta l’ipotesi di un rinvio del Black Friday 2020 in Italia: non ci sarebbero le condizioni. Il sondaggio di Mise e Mef.
Al termine del confronto tra Mise, Mef e rappresentati di commercianti e della grande distribuzione sarebbe emerso un no al rinvio del Black Friday 2020, con la data X fissata per il 27 novembre.
No al rinvio del Black Friday in Italia: non ci sono le condizioni
L’ipotesi di un rinvio al giorno – ma in realtà parliamo di almeno una settimana – dei grandi sconti era stata ventilata da Confesercenti, secondo cui uno slittamento avrebbe garantito una parità di condizioni tra negozi fisici e store online. Alla luce delle restrizioni in essere, l’online è nettamente avvantaggiato rispetto ai commercianti tradizionali.
L’idea di un rinvio del Black Friday era stata presa in considerazione anche dal governo italiano dopo che anche quello francese aveva deciso di mettere in discussione la data degli sconti irresistibili.
Per quanto riguarda l’Italia, il confronto informale non ha aperto sbocchi ad una trattativa. Al momento la distanza tra le parti rende improbabile uno slittamento.
Il governo ha proceduto solo con un sondaggio tra gli attori principali del mondo del commercio, e di fatto ha incassato un no più o meno secco all’ipotesi di un rinvio. Anche alla luce dei tempi, considerando che il governo si è mosso a pochi giorni dal fatidico 27 novembre e quando diversi store hanno già lanciato gli sconti che anticipano il Black Friday.
La posizione di Confesercenti
Confesercenti, con l’appoggio di altre associazioni, aveva chiesto di prendere in considerazione l’ipotesi del rinvio per consentire ai commercianti di competere ad armi più o meno pari con il mondo dell’online.
Non solo. Approfittando del Black Friday in molti, spinti dalla paura, potrebbero anche chiudere il discorso legato ai regali di Natale. Dando di fatto il colpo di grazia per molti commercianti messi in ginocchio dalle chiusure.
“L’incertezza porta molti ad anticipare gli acquisti natalizi, quindi questo Black Friday rappresenta un’occasione ghiottissima. E se le imprese sono chiuse e opera solo l’on line è necessario garantire la concorrenza“, ha dichiarato Mauro Bussoni.