E’ stato ritirato lo studio sulla sopravvivenza del coronavirus nell’aria. La comunità scientifica aveva espresso i suoi dubbi.
PECHINO (CINA) – E’ stato ritirato (senza particolari spiegazioni) lo studio sulla sopravvivenza del coronavirus nell’aria effettuato dalla rivista Pratical Preventive Medicine. La pubblicazione di questa ricerca aveva provocato i dubbi della comunità scientifica.
Nessuna giustificazione sul passo indietro da parte del magazine anche se il South China Morning Post ha rilanciato lo studio ribadendo che presto spiegherà il perché di questa retromarcia scientifica.
Cosa prevedeva lo studio
Lo studio era molto dettaglio sul coronavirus e soprattutto rivedeva alcuni numeri resi noti nelle scorse settimane. Per esempio, secondo questa ricerca, il Covid-19 sarebbe in grado di resistere per giorni sulle superfici aumentando il rischio di contagio.
Venivano segnalate anche la permanenza del virus era dovuta a fattori variabili come la temperatura. A 37 gradi centigradi, il coronavirus può resistere fino a due giorni su vetro, metallo, plastica, carte e tessuti. Cinque, invece, nelle feci e nei liquidi corporei. Inoltre era stato precisato come poteva essere trasmesso da una persona ad un’altra anche a 4,5 metri di distanza e non a un metro.
I dubbi della comunità scientifica e il ritiro dello studio
Lo studio non ha convinto la comunità scientifica che sin da subito ha espresso i propri dubbi. In serata a sorpresa è arrivata la retromarcia della rivista con il ritiro della ricerca senza dare una giustificazione.
Al momento non si conosce il perché di questa decisione. Il South China Morning Post ha contattato gli autori del documento e ha assicurato che presto comunicherà le motivazioni sulla retromarcia. Gli studi e le ipotesi di trasmissione sul coronavirus continuano ad essere diverse e per questo nei prossimi giorni potrebbero essere pubblicate altre novità. Non ci resta che attenerci alle comunicazioni ufficiali per uscire il prima possibile da questa emergenza.
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