Ritiri e malori durante le qualificazioni degli Australian Open per il fumo degli incendi. Resta viva l’ipotesi di un rinvio.
MELBOURNE (AUSTRALIA) – Le qualificazioni degli Australian Open sono iniziate nel segno dei ritiri e dei malori per il fumo degli incendi. Un’emergenza che sta colpendo l’intero Paese e le conseguenze iniziano ad averle anche gli atleti.
La prima ad alzare bandiera bianca è stata la slovena Dalila Jakupovic per una crisi respiratoria durante un match. Fortunatamente per lei nessuna grave conseguenza fisica ma sicuramente tanta paura. Piccolo inconveniente anche per un raccattapalle che è svenuto a bordo campo. Le polemiche non mancano e presto ci potrebbe essere una decisione importante.
I big si allenano al coperto
Se da una parte gli atleti sono impegnati nelle qualificazioni, dall’altra i big continuano ad allenarsi al coperto ed annullare tutti gli eventi in programma in queste ore. La Federazione ancora non ha preso una decisione e si è rimessa ai medici che dovranno valutare eventuali gravi rischi per la salute dei tennisti.
Molto probabilmente una comunicazione sarà data al massimo entro la giornata di mercoledì 15 gennaio 2020. In queste ore, infatti, dovrebbero arrivare piogge e venti in grado di spazzare il fumo da Melbourne. In caso contrario possibile un rinvio o un annullamento del torneo.
Italiani impegnati nelle qualificazioni
The show must go on. Non si fermano le qualificazioni degli Australian Open nonostante le condizioni di emergenza e in campo sono scesi anche gli italiani. Il primo turno è stato passato da Roberto Marcora, Paolo Lorenzi, Gianluca Mager e Matteo Viola. Si fermano, invece, Filippo Baldi e Thomas Fabbiano.
Nelle prossime ore dovrebbe continuare lo spettacolo anche se il rischio di uno spostamento è molto alto. Il fumo non abbandona l’Australia e molto presto ci potrebbe essere la drastica decisione da parte della Federazione.
fonte foto copertina https://twitter.com/AustralianOpen