La rivelazione di Mike Tyson: “Superano i test antidoping usando un pene finto e prendevo l’urina dei miei figli”.
ROMA – La rivelazione di Mike Tyson su come superava i controlli antidoping. Ai microfoni di Espn l’ormai ex pugile racconta i suoi metodi per non risultare positivo ai test contro le sostanze proibite: “Usavo il pene finto e prendevo l’urina dei miei figli“. Uno stratagemma che funzionava perché “la maggior parte degli uomini si trova in imbarazzo davanti al pese, così i giudici si voltavano sempre, dandomi la possibilità di utilizzare questo trucco“.
La rivelazione di Tyson
Ma i segreti di Tyson non finiscono qui: “Volevo utilizzare il quella di mia moglie, che però mi disse che potevo risultare incinto. Così ho pensato di prendere l’urina dei miei figli. Usavo un pene finto, che portava sempre con sé il personale del mio staff medico“.
Una rivelazione che sicuramente scopre le falle dei controlli antidoping che come sempre sono molte. Ed è proprio il pugile a chiedere maggiore attenzione nel mondo dello sport. Sono diversi gli atleti che potrebbero utilizzare questo stratagemma per risultare ‘puliti’ ed evitare quindi squalifiche.
Lo strano caso di Dj Cooper
Le dichiarazioni di Tyson arrivano a pochi giorni dallo strano caso di Dj Cooper. Il cestista americano è stato squalificato per due anni per essere risultato ‘incinto‘ ad un controllo antidoping. Ebbene sì, ha sostituto le proprie urine con quelle della moglie per risultare ‘pulito’.
Ma il controllo ha evidenziato uno stato di gravidanza. Una furbizia che questa volta non è andata a buon fine. In futuro ci vorrà maggiore attenzione durante i test antidoping per evitare degli stratagemmi che potrebbero salvare la carriera ad atleti che rischiano di essere squalificati per aver fatto uso di sostanze che sono proibite nel mondo dello sport.
fonte foto copertina https://www.facebook.com/miketyson/
