Romania al bivio: tra nazionalismo e europeismo, sfida finale Simion-Dan
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Direttore: Alessandro Plateroti

Romania al bivio: tra nazionalismo e europeismo, sfida finale Simion-Dan

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Elezioni presidenziali in Romania: George Simion in testa con il 40,5%. Il filoeuropeo Nicusor Dan sfiderà il candidato di estrema destra.

Le elezioni presidenziali in Romania si stanno rivelando uno dei momenti politici più delicati e polarizzanti degli ultimi anni. Dopo anni di stabilità istituzionale sotto la guida di Klaus Iohannis, il Paese si trova ora di fronte a un bivio, sospeso tra le spinte nazionaliste e le aspirazioni europee. La posta in gioco va ben oltre la semplice scelta di un presidente: il voto inciderà sull’orientamento internazionale della Romania e sul suo ruolo strategico all’interno della NATO e dell’Unione Europea, in un momento cruciale segnato dalla guerra in Ucraina e dalle tensioni regionali.

L’affluenza alle urne è stata significativa, con una partecipazione nazionale che ha superato il 53%, e un record storico per la diaspora romena. Un segnale di quanto la sfida presidenziale abbia mobilitato anche chi vive lontano dal Paese, preoccupato per il futuro politico e per la direzione che la Romania potrebbe intraprendere. Ma dietro l’apparente chiarezza dei numeri si cela un panorama complesso, dove le alleanze e le strategie del secondo turno potrebbero ribaltare gli equilibri emersi dal primo.

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Un voto tra polarizzazione e incertezze

La prima tornata elettorale ha visto il candidato George Simion, leader del partito di estrema destra AUR, conquistare la vetta con il 40,5% dei consensi. Un risultato atteso, ma che alimenta timori in Europa per la sua agenda anti-Ue, anti-Nato e per la retorica populista che ricorda i movimenti sovranisti di altri Paesi. Simion, vicino alle posizioni del presidente americano Donald Trump, ha basato la sua campagna su temi identitari, attaccando le élite e promettendo un ritorno ai “valori autentici” della nazione.

Dall’altra parte, la battaglia per il secondo posto si è giocata sul filo di pochi punti percentuali. Il sindaco di Bucarest, Nicusor Dan, figura indipendente e riformista, è riuscito a superare il candidato della coalizione di governo Crin Antonescu con il 20,9%, contro il 20,3% dello sfidante.

Il ballottaggio decisivo il 18 maggio

Sarà quindi Nicusor Dan a sfidare George Simion al ballottaggio del prossimo 18 maggio. La Romania si prepara così a una scelta storica: da una parte la promessa di un ritorno al nazionalismo sovranista, dall’altra la continuità con un percorso europeo e riformista. Una sfida che non riguarda solo Bucarest, ma l’intero equilibrio geopolitico della regione.

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ultimo aggiornamento: 5 Maggio 2025 19:05

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