La guerra nel Donbass è estremamente difficile per Kiev e la regione sta cadendo sotto il controllo russo.
Obiettivo primario di Putin sin dall’inizio di questa guerra, la conquista del Donbass per i russi sembra sempre più vicina. Le cose si mettono male per Kiev che non riesce a contrastare l’esercito russo con la stessa resistenza con cui ha combattuto a Mariupol.
Questa notte la Russia ha preso definitivamente la città di Lyman. Questa città del Donetsk è “strategicamente importante” per i russi secondo l’intelligence britannica. La conquista di questa città potrebbe essere un’operazione preliminare per la prossima fase dell’offensiva nel Donbass. Qui c’è un’importante nodo ferroviario con importanti ponti ferroviari e stradale sul fiume Siverskyy Donets, cosa che potrebbe fornire un ulteriore vantaggio ai russi.
Russian armored unit deployed along the road in #Popasna and the aftermath of heavy artillery bombardment can be seen with destroyed buildings. #Maxarsatelliteimagery over the past 48 hours. #Ukraine pic.twitter.com/OoPBhujAff
— Maxar Technologies (@Maxar) May 27, 2022
Quello che resta sotto il controllo ucraino è ben poco
La città di Severodonetsk è assediata da giorni e sta lentamente cadendo sotto il controllo russo. Ma Zelensky, nonostante ammette le gravi difficoltà, non cede. “Se gli occupanti pensano che Lyman e Severodonetsk saranno loro, si sbagliano. Il Donbass sarà ucraino“, ha rimarcato Zelensky. I fatti sul campo però dimostrano che rimane ben poco sotto il controllo ucraino e la conquista del Donbass da parte della Russia potrebbe essere molto vicina e forse decretare la fine della guerra.
Ma ci sono fonti giornalistiche indipendenti come Meduza che continua a sostenere che l’obiettivo finale di Mosca è Kiev. Le truppe russe hanno dovuto abbandonare l’assalto alla capitale a marzo quando la resistenza era stata troppo anche per l’Armata rossa. Dello stesso parere è l’intelligence britannica che crede che questa vittoria in Donbass potrebbe dare una nuova spinta all’esercito russo nonché una giustificazione per una nuova invasione nel cuore dell’Ucraina. I combattimenti non si fermano nella regione che è buona parte devastata dai bombardamenti degli stessi russi che si ritroveranno in una regione da ricostruire.