Sallusti difende Filippo Facci: "Il PD non lo vuole in Rai"
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Sallusti difende Filippo Facci: “Il PD non dice niente su Saviano e Fedez”

Alessandro Sallusti

Il direttore di Libero ha preso le difese del giornalista che ha scritto un gioco di parole mal riuscito sul caso La Russa Jr.

Un gioco di parole mal riuscito che ha generato una polemica colossale. Questo il riassunto della vicenda legata a Filippo Facci, giornalista e prossimo volto Rai che, in merito all’accusa di stupro mossa contro Leonardo Apache La Russa, figlio del noto politico, scriveva: “Le sofisticate scienze forensi non impediscono che alla fine si scontri una parola contro l’altra, e che, nel caso, risulterà che una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa e che perciò ogni racconto di lei sarà reso equivoco dalla polvere presa prima di entrare in discoteca“.

Espressioni per cui Facci ha poi dovuto scusarsi, rischiando comunque di perdere il suo posto di conduttore presso il Servizio Pubblico. Alessandro Sallusti ha preso le sue difese, affermando che la minaccia di un addio anticipato alla Rai arriva da Sandro Ruotolo, “ex modesto giornalista alla corte di Michele Santoro oggi modesto politico alla corte di Elly Schlein“.

Alessandro Sallusti
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Dietro a tutto c’è il Partito Democratico?

Al Pd – continua Sallusti – non è passato per la testa neppure per un attimo di chiedere al comitato etico della Rai di escludere Roberto Saviano dalla prossima stagione televisiva per aver detto su La7 che la presidente Giorgia Meloni “è una bastarda“, cosa assai più grave e sessista di un gioco di parole mal riuscito di cui non solo, a differenza di Facci, non si è mai scusato ma addirittura vantato. E la censura non è scattata per Fedez che ha addirittura simulato in diretta un rapporto tra uomini sul palco di Sanremo, cioè in casa Rai“.

Il direttore di Libero conclude poi con queste parole: “Il Pd non vuole Filippo Facci in Rai e ora alla Rai tocca scegliere: mettersi al servizio del Pd o dimostrare non dico l’indipendenza, sarebbe eccessivo, ma almeno un minimo sindacale di autonomia. Del resto c’è un precedente che dovrebbe fare scuola: avere mandato in onda anni fa Sandro Ruotolo“.

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ultimo aggiornamento: 10 Luglio 2023 11:45

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