Il leader della Lega abiura il presidente russo e la sua vicinanza con Mosca.
Intervistato da Bloomberg Matteo Salvini per la prima volta ha dichiarato: “La mia opinione su Putin è davvero cambiata durante la guerra. Perché quando qualcuno inizia a invadere, bombardare, inviare carri armati in un altro Paese, beh, tutto cambia...”. Si tratta forse della prima abiura esplicita e chiara da parte del leghista.
Salvini ha parlato anche a un magazine di destra statunitense. “Fascismo e comunismo per fortuna non torneranno. Le colpe di Mussolini erano così gravi ed evidente da porre fine a qualsiasi discussione su questo tema” ha dichiarato. “Noi stiamo lavorando per costruire un futuro migliore in nome della libertà” ha chiarito. “Studiamo il passato nei libri di storia” ha precisato.

Salvini spiega che il giudizio è cambiato per tutti
A cinque giorni dalle elezioni il leader del Carroccio tenta di mostrare all’Europa che i suoi contatti con Mosca siano passati e che dalla guerra in poi Lega e Russia Unita da un giorno all’altro non hanno condiviso più nulla. In vista di una possibile vittoria del centrodestra Meloni e Salvini tentano di mostrare credibilità e affidabilità all’Europa.
Salvini ci tiene a sottolineare che il giudizio su Putin è cambiato da parte di tutti dopo la guerra. “prima tutti facevano accordi commerciali, da Letta a Renzi a Prodi a Berlusconi. E’ chiaro che se nel 2022 scatena una guerra passa dalla parte del torto” ha detto il leader della Lega a Radio Anch’io. Sulle sanzioni inoltre ricorda che la Lega le ha sempre votate e precisa di aver soltanto fatto una domanda al settimo mese di guerra.
Chiarisce che se andrà al governo le sanzioni rimarranno “ma proteggeremo i lavoratori italiani” precisa dicendo che si tratta di “un secondo Covid”. Poi rimarca le sue priorità ovvero pensioni, tasse e riforma sul lavoro.