Nuove polemiche su Matteo Salvini e la Lega. La sinistra attacca e il leader verde risponde a tono e con grande sarcasmo.
Ancora un attacco alla Lega e a Matteo Salvini. Questa volta arrivato da parte della sinistra durante la fiaccolata pro Navalny – l’oppositore di Putin morto – a Roma. Il numero uno verde ha voluto replicare con forza alle contestazioni ricevute e lo ha fatto ai microfoni di Rtl 102.5.
Lega contestata alla fiaccolata pro Navalny
Nel corso della fiaccolata a Roma per l’oppositore di Putin morto, Navalny, gli animi tra i politici ci sono scaldati. A destare particolare clamore, è stato l’arrivo del capogruppo della Lega in Senato Massimiliano Romeo. Per lui e il suo partito fischi e cori di contestazione. “Vergogna, vergogna”. E ancora: “Dov’è la felpa di Putin? E i 49 milioni? Vattene a Mosca”, le parole ironiche e d’attacco riprese anche dall’Ansa. La Lega, infatti, è stata imputata un posizione troppo morbida sulla morte di Navalny e in questo senso non sono mancate accese discussioni.
La replica di Salvini all’attacco della sinistra
A voler replicare a quanto accaduto anche Matteo Salvini che ha spiegato come sia “giusto fare chiarezza”. E ancora, parlando a Rtl 102.5: “C’è un morto e bisogna farla assolutamente. Ma la chiarezza la fanno i medici e i giudici. Non la facciamo né io né altri”. Non è mancata anche una battuta: “Sicuramente (il decesso del dissidente russo non è stato causato ndr) dalle emissioni di Co2 in centro a Milano”.
Parlando per sé, poi, Salvini ha anche aggiunto: “Difficilmente riesco a sapere quello che succede in tempo reale in Italia. Se la moglie dice che è stato avvelenato ci saranno elementi, immagino uscirà qualcosa. Come posso giudicare cosa succede dall’altra parte del mondo? Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo no”.
Infine la risposta forte alla sinistra, accusata di attaccare ogni giorni la Lega e il Governo su svariati temi come la Tav, il Ponte sullo Stretto e tanto altro. “Eravamo in piazza per chiedere chiarezza e la fine di tutti i conflitti aperti. Ci siamo andati, e tutte le fesserie sentite in questi anni sui legami con la Russia e i finanziamenti inesistenti della Russia sono state archiviate dai giudici, non è successo nulla“.