Caso Open Arms, la reazione di Salvini dopo la richiesta di condanna: “Io non mollo mai”

Caso Open Arms, la reazione di Salvini dopo la richiesta di condanna: “Io non mollo mai”

Open Arms: Salvini rilancia la sua battaglia politica dopo la richiesta di condanna. Il centrodestra si compatta.

Matteo Salvini, dopo la richiesta della Procura di Palermo di una condanna a sei anni per il caso Open Arms, ha rilanciato la sua lotta politica. Il centrodestra si schiera compatto in difesa del leader leghista, con il presidente del Senato Ignazio La Russa che critica l’operato della magistratura, accusandola di estendere l’interpretazione delle norme. Si crea lo scontro tra politica e magistratura. Ecco tutti i dettagli.

Caso Open Arms: le parole di Salvini

Matteo Salvini si prepara a una battaglia politica e giudiziaria senza esclusione di colpi, dopo che la Procura di Palermo ha chiesto la sua condanna a sei anni per il caso Open Arms. Come riportato da Ansa, l’ex ministro dell’Interno ha reagito prontamente aggiornando il suo libro Controvento con una sezione intitolata “Processo a un italiano”, in cui sostiene che il processo sia di natura politica. Salvini cita tredici episodi di navi di ONG che non hanno subito lo stesso trattamento giuridico, suggerendo un’azione mirata contro di lui. Il leader della Lega ha detto: “Grazie a tutti per il sostegno, io non mollo mai”.

Il sostegno a Salvini è totale all’interno del centrodestra. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha dichiarato: “Ho fiducia piena nella giustizia, ma penso che spesso la pubblica accusa, in processi come questo, fa prevalere la tesi che vuole affidare al pm il compito di interpretazione estensiva delle norme”-

Scontro tra politica e magistratura

Lo scontro tra il governo e la magistratura sembra destinato a intensificarsi. Giorgia Meloni, pur confermando la fiducia nella giustizia, ha definito il processo contro Salvini un “precedente gravissimo”, una frase che, secondo La Russa, va letta come un attacco ai pubblici ministeri e non ai giudici. La polemica si allarga anche al tema della separazione delle carriere dei magistrati, con La Russa che sottolinea come sia necessario affrontare questa riforma senza creare conflitti tra poteri dello Stato.

Il Movimento 5 Stelle ha addirittura paragonato il videomessaggio di Salvini a un atto sovversivo come l’assalto a Capitol Hill, mentre Riccardo Magi di +Europa ha definito Salvini e Meloni come “gli Orban alla amatriciana”. Sullo sfondo resta la riforma della giustizia, con il disegno di legge sulla separazione delle carriere ancora in discussione alla Camera, un tema che potrebbe diventare un nuovo fronte di battaglia nei rapporti tra magistratura e governo.