Matteo Salvini ha precisato che il diritto allo sciopero è sacrosanto ma bisogna ridurre al massimo i disagi per i cittadini.
Dopo lo scontro con i sindacati per la manifestazione del 17 novembre, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini torna sulla necessità di bilanciare il diritto allo sciopero con quello al lavoro degli italiani. Anche questa volta il governo torna a precettare i lavoratori del trasporto pubblico.
Salvini precetta, i sindacati: “Atto grave”
Nella giornata di ieri, venerdì 24 novembre, Matteo Salvini ha firmato la lettera di precettazione che limita lo sciopero del trasporto pubblico locale previsto il 27 novembre. I lavoratori coinvolti incroceranno le braccia solo per quattro ore, fra le 9 e le 13, rispetto alle 24 ore previsti in origine.
Come spiega una nota del Mit, il ministro ha auspicato a ridurre al massimo i disagi per i cittadini, anche alla luce di tensioni che colpiscono soprattutto i trasporti. “Troppo spesso gli scioperi creano complicazioni proprio nell’ultimo giorno prima del weekend o all’inizio della settimana lavorativa”, dichiara Salvini.
I sindacati posticipano la data: “Atto grave”
Appresa la notizia, i sindacati della CUB – che sollevano questioni significative riguardo alle condizioni lavorative e organizzative del comparto – hanno deciso di spostare lo sciopero al 15 dicembre, che i lavoratori sostengono sa stato “regolarmente indetto dalle sigle dei sindacati di base, altamente rappresentativi nel settore”.
“Ciò, però, non toglie la gravità di quanto deciso da Salvini, interprete da padrone delle ferriere dell’art. 8 della L.146/90″, spiegano in una nota Adl Cobas – Cobas Lavoro Privato – SGB -CUB Trasporti – Usb Lavoro Privato