Conto alla rovescia per Salvini e Santanchè: cosa succederà il 3 e 4 aprile

Conto alla rovescia per Salvini e Santanchè: cosa succederà il 3 e 4 aprile

Due giorni cruciali a Montecitorio: l’Italia si prepara ad affrontare le mozioni di sfiducia contro Daniela Santanchè e Matteo Salvini.

Il 3 e il 4 aprile, rispettivamente, la Camera dei Deputati sarà chiamata a discutere le mozioni di sfiducia nei confronti di due ministri del governo Meloni. Si tratta della ministra del Turismo, Daniela Santanchè e del ministro delle Infrastrutture, nonché Vicepremier, Matteo Salvini.

Questa decisione è stata presa dalla conferenza dei capigruppo, che ha fissato le date durante la pianificazione dei lavori parlamentari.

Daniela Santanchè

La sfiducia a Matteo Salvini

Come riportato da Liberoquotidiano.it, la mozione contro il leader della Lega è stata inizialmente presentata da Matteo Richetti di Azione. Quest’ultima ha poi ottenuto il sostegno di tutte le opposizioni.

Il cuore della questione riguarda le relazioni tra la Lega e Russia Unita, il partito del presidente russo Vladimir Putin. Richetti ha evidenziato la firma di un accordo tra Salvini, in qualità di capo della Lega, e il leader del partito di Putin, sottolineando che “questo non è un punto di ostinazione formale“.

La sfiducia a Daniela Santanchè

Dall’altro lato, la mozione di sfiducia verso la Santanchè è stata avanzata dal Movimento 5 Stelle. Ciò seguito delle decisioni prese dal gup nel caso Visibilia.

La mozione è stata anticipata grazie all’azione del M5s, come ha spiegato Agostino Santillo, vicepresidente del gruppo pentastellato, che ha sottolineato come la questione sia diventata centrale nel dibattito parlamentare. Il tutto, nonostante l’assenza di commenti da parte di Giorgia Meloni.

La ministra, coinvolta in un’indagine per frode sui fondi COVID-19, ha annunciato di voler procedere con una “seria e cosciente valutazione in sede politica“, mostrando rispetto verso il governo e il partito.

Le due giornate di discussione a Montecitorio rappresentano un momento cruciale per l’attuale governo. Gli esiti delle votazioni potrebbero avere ripercussioni significative sulla stabilità dell’esecutivo e sulle dinamiche politiche future del Paese.