Le dichiarazioni della ministra Daniela Santanchè sulle case popolari sollevano parecchie polemiche e discussioni.
Sulla stessa linea di Matteo Salvini, la ministra del Turismo Daniela Santanché ha proposto di includere anche tassisti e infermieri, tra le categorie che hanno diritto alle case popolari. L’idea è quella di aiutare questi professionisti a vivere nella città di Milano: ma le dichiarazioni della ministra hanno tutta l’aria di essere una semplice provocazione.
La proposta della ministra Santanchè
A proporre l’iniziativa è stata la ministra Daniela Santanchè, durante un convegno sulla casa in Regione Lombardia, tenutosi oggi lunedì 11 dicembre 2023. “Bisogna far accedere alle case popolari altre categorie, non soltanto le forze dell’ordine che è giusto e va bene, ma anche infermieri e tassisti, in modo che riusciamo ad aiutare quelle persone che lavorano a Milano a poter vivere in città”, ha dichiarato.
“Abbiamo messo a disposizione oltre 1,5 miliardi di euro per il piano abitativo”, ha precisato poi la ministra. Le sue dichiarazioni, tuttavia, fanno già discutere: c’è infatti chi ha criticato la proposta, evidenziando le possibili ripercussioni e le implicazioni di una simile estensione.
Le polemiche (anche in politica)
Si infiammano le polemiche sulle mancate riforme per la liberalizzazione nel settore dei taxi e i tagli delle pensioni che ha colpito anche il personale infermieristico. Oltre ad aver provocato il dissenso dei lavoratori, anche il mondo politico mette nel mirino la ministra del Turismo.
Proprio questa mattina, il leader del M5s Giuseppe Conte, ha chiesto le dimissioni della Santanchè in una lettera aperta indirizzata alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Nella lettera sono stati citati però anche altri colleghi che l’ex premier ha attaccato duramente, tra cui Lollobrigida, Delmastro e Sgarbi.
Il “Piano Casa” di Salvini
Le parole della Santanchè, comunque, ricordano tanto la proposta di Matteo Salvini, che aveva già affrontato la questione citando il suo “Piano casa”. L’idea vorrebbe fronteggiare la situazione di 48 famiglie di poliziotti, carabinieri e finanzieri sono a rischio sfratto dai loro alloggi a Collina delle Muse (Roma).
La società che ha messo in piedi gli appartamenti infatti, ha deciso di non rinnovare i contratti mettendo anzi case in vendita a prezzi di mercato. Ovviamente, troppo costose per le famiglie non abbienti. Alla luce di ciò, Salvini ha quindi parlato di un “Piano casa nazionale” su cui il governo sarebbe già a lavoro.
“Entro la fine dell’anno convocheremo il primo tavolo che aspetta da alcuni decenni di essere ripreso in mano, non solo per le Forze dell’ordine, ma perché il tema della proprietà e dell’affitto, non solo per i meno abbienti, ma anche per la classe media, è ormai un tema di rilevanza nazionale, cui presteremo tutta l’attenzione delle istituzioni, a partire dal mio Ministero”, aveva detto il vicepremier.