Scambio di messaggi tra Salvini e Di Maio, si può ricucire lo strappo
Vai al contenuto

Direttore: Alessandro Plateroti

Contatti tra Salvini e Di Maio, nuovo colpo di scena nella crisi di governo?

Matteo Salvini

Crisi di governo, scambio di messaggi tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Il leader della Lega vuole ricucire lo strappo con il vecchio alleato di governo.

Mentre il Movimento 5 Stelle cerca la quadratura del cerchio con il Pd, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, come confermato anche da il Corriere della Sera, si sarebbero scambiati una serie di messaggi telefonici. Non si tratta di una chiacchierata, ma di uno scambio di battute rapido e non impegnativo nato per iniziativa del leader leghista.

Bonus 2024: tutte le agevolazioni

Matteo Salvini vuole riconquistare la fiducia di Di Maio: scambio di messaggi tra i due leader, il terreno è fertile

Lo scopo di Salvini, come è noto, è quello di ricucire lo strappo con Luigi Di Maio. In casa Lega sono pronti ad offrire il ruolo di premier a leader del Movimento Cinque Stelle, che non può non aver tentennato di fronte alla proposta. E non è da escludere che solo gli sforzi di Beppe Grillo stiano tenendo la rotta verso il Pd e non verso il Carroccio.

Il segretario della Lega ha iniziato la sua personalissima corsa contro il tempo per provare a instaurare nuovamente un rapporto con il collega vicepremier. Lo scopo è quello di dare vita a una nuova maggioranza gialloverde o almeno far saltare il banco del MoVimento con il Pd per evitare un lungo periodo all’opposizione senza passare per le urne.

Matteo Salvini
Fonte foto: https://www.facebook.com/salviniofficial

Il ruolo decisivo di Giuseppe Conte nella crisi di governo

Matteo Salvini è convinto di poter lavorare bene con Luigi Di Maio e attribuisce soprattutto a Giuseppe Conte la crisi che si è venuta a creare tra i due. Il leader della Lega avrebbe confidato ai suoi di aver mal riposto la sua fiducia nel premier nei giorni caldi in cui chiedeva il ritorno alle urne.

Insomma, in numero uno del Carroccio non si identifica nel ruolo di traditore che gli hanno affibbiato i vecchi alleati di governo. Forse è stato imprudente, forse avrebbe potuto fare diversamente, ma ha sempre agito in buona fede. Poi la situazione ha assunto risvolti inaspettati e, come noto, le cose e le persone si apprezzano soprattutto quando si perdono. E così è iniziata la corte spudorata a Di Maio per provare a convincerlo a rimettere insieme la vecchia alleanza ma con una nuova squadra di ministri.

Matteo Salvini e Giuseppe Conte
fonte foto https://www.facebook.com/salviniofficial/

Prende forma la via del ritorno alle urne

Allo stato attuale delle cose, salvo i colpi di scena dell’ultima ora, che pure non mancheranno, la via più probabile sembra quella del ritorno alle urne. Per il Pd e il MoVimento il tempo stringe in maniera allarmante. Mattarella, con uno sforzo di pazienza, ha concesso a Zingaretti e Di Maio quasi una settimana per fare il punto della situazione. E non è disposto a fare nuove concessioni. E il voto rappresenterebbe la grande vittoria di Salvini, in grado di dettare la sua linea nonostante la posizione di svantaggio.

Riproduzione riservata © 2024 - NM

ultimo aggiornamento: 26 Agosto 2019 9:28

Mai con il Pd, la base del MoVimento chiede le elezioni

nl pixel