Un presidio pro-Palestina a Napoli si è trasformato in uno scontro acceso tra manifestanti e polizia: si registrano feriti.
Un presidio pro-Palestina si è trasformato in scontri davanti alla sede Rai di Napoli, con manifestanti e forze dell’ordine coinvolti in momenti di forte tensione. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, è stata organizzata per protestare contro le posizioni del governo e dell’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio, in merito al conflitto israelo-palestinese.
La manifestazione davanti la sede Rai
Il presidio è stato convocato in seguito alle polemiche scaturite dall’esibizione del cantante Ghali al Festival di Sanremo, durante la quale aveva lanciato messaggi di pace per la Palestina. I manifestanti, tra cui l’ex sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, hanno espresso la loro opposizione “all’uso politico della televisione pubblica”, accusando l’amministratore delegato della Rai di schierarsi a favore dello Stato d’Israele.
Gli scontri sanguinosi
Durante il tentativo di affiggere uno striscione, alcuni manifestanti davanti alla sede della Rai di Napoli, in viale Marconi, sono stati fermati dalle forze dell’ordine con spintoni e manganellate. Negli scontri sono rimasti feriti cinque manifestanti e cinque agenti, che hanno avuto bisogno di medicazioni: fortunatamente nessuno è in gravi condizioni.
L’ex sindaco De Magistris ha descritto la scena sui social come “teste aperte e molto sangue” per coloro che “hanno chiesto giustizia per il popolo palestinese”. Ad intervenire sulla questione anche alcuni deputati delle opposizioni che chiedono un‘informativa urgente al Parlamento. Peppe De Cristofaro, componente della commissione di Vigilanza Rai, ha parlato di uno “Stato di polizia”, criticando la repressione e la violenza usata contro i manifestanti.
Gli esponenti del M5s invece dichiarano: “Le immagini che giungono da Napoli, dove all’esterno della sede Rai era stato organizzato un presidio a sostegno della causa palestinese, sono sconcertanti. Dalle prime ricostruzioni la risposta delle forze dell’ordine ai manifestanti appare del tutto sproporzionata. La misura è colma. C’è un clima irrespirabile di regime“.