Tensione Iran, gli occhi del mondo sono puntati su Donald Trump dopo l’attacco alle basi Usa in Iraq.
Dopo l’attacco dell’Iran alle basi americane in Iraq, gli occhi del mondo sono puntati su Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti aveva annunciato, dopo l’uccisione di Soleimani, che in caso di attacchi contro militari o target americani, la reazione statunitense sarebbe stata sproporzionata.
L’Iran attacca le basi americane in Iraq
Ora l’attacco da parte dell’Iran c’è stato ed è stato massiccio. Sarebbe solo la prima fase della missione Soleimani Martire, uno schiaffo agli States, neanche in assaggio della vendetta iraniana.
Gli occhi del mondo puntati su Donald Trump
E ora la palla passa di nuovo a Donald Trump. Il presidente era consapevole – si immagina e si spera – del fatto che l’uccisione di Soleimani avrebbe avuto delle conseguenze. Di fronte alle minacce di Teheran aveva reagito alzando ulteriormente il livello della tensione. Almeno a parole. Ora l’America è stata attaccata e tutti si domandano se e come gli Usa possano reagire.
Usa – Iran, sono due gli scenari possibili: tregua o guerra
Le vie a realisticamente percorribili. La tregua o un nuovo attacco. Nel primo caso Trump dovrebbe incassare lo schiaffo senza reagire nella speranza che l’Iran possa apprezzare la non belligeranza statunitense accantonando il sentimento di vendetta. Si tratta di uno scenario difficile da ipotizzare. Per due motivi. Il primo, difficilmente l’America deciderà di non reagire; il secondo, difficilmente Teheran si accontenterà del blitz per vendicare la morte di Soleimani.
Allora resta in piedi la seconda ipotesi, quella di un nuovo attacco americano. Resta da capire se possa essere un attacco mirato contro un obiettivo particolarmente significativo oppure su vasta scala, per creare panico e scompiglio.