Aumenta la tensione tra Italia e Francia sulla questione dei migranti con un duro scontro verbale che preoccupa Bruxelles.
La Ocean Viking è arrivata nel porto di Tolone, nel sud della Francia, dopo che Parigi aveva dato il via libera per l’accoglienza di due terzi dei migranti a bordo. Intanto, prosegue lo scontro tra Italia e Francia sulla questione.
A bordo della nave c’erano tre persone in condizioni critiche che sono state evacuate d’emergenza in Corsica. Dopo due settimane di viaggio in mare i migranti potranno finalmente sbarcare in un porto sicuro. I due terzi dei 234 migranti a bordo verranno accolti da nove paesi europei: Germania, Croazia, Romania, Bulgaria, Lituania, Malta, Portogallo, Lussemburgo e Irlanda, accoglieranno migranti in nome della “solidarietà europea”. Lo ha annunciato il ministro francese dell’Interno Darmanin.
Il ministro ha anche ribadito che saranno accolti solo quelli “compatibili con la richiesta di asilo”, mentre “coloro che non potranno ottenere l’asilo ripartiranno direttamente verso il loro Paese di origine”. L’episodio delle navi Ong ha acceso un duro scontro tra Italia e Francia per il rifiuto da parte di Roma di far attraccare, insieme alle altre navi, la Ocean Viking, la più grande di tutte.
Parigi promette gravi conseguenze per le relazioni bilaterali
Parigi aveva decido di accogliere i migranti a bordo e allo stesso tempo attaccare l’Italia per questa decisione che il ministro Gerald Darmanin ha definito “incomprensibile e disumana”. Inoltre, la Francia è arrivata a minacciare il nostro paese promettendo una “ritorsione durissima” con una serrata dei confini a Ventimiglia, con 500 agenti già schierati, e la sospensione dell’accoglienza di 3.500 rifugiati dall’Italia, accompagnata da un appello agli altri Paesi Ue a fare altrettanto. Per quest’azione “sarà l’Italia a rimetterci”, promette il ministro.
Dopo le accuse da parte della Francia arriva la decisione di aprire il porto di Tolone dove oggi è arrivata la nave di Sos Mediterranee. Ma Parigi precisa che si tratta di un evento del tutto “eccezionale, su richiesta del presidente della Repubblica” sulla base del fatto che i migranti aspettavano da 15 giorni. Darmanin ha criticato quello che “autorità italiane hanno fatto subire ai passeggeri” e questa scelta di “non considerarsi come uno Stato europeo responsabile”. Per questo ci saranno “conseguenze gravi per le relazioni bilaterali”, quelle relazioni che sembrano proseguire sul filone dell’amicizia tra Draghi e Macron dopo l’incontro a Roma tra il presidente francese e la neo premier Meloni.
La replica del governo: “Reazione di Parigi spropositata”
Le contromisure di Parigi sono state criticate dal governo italiano. “Credo che dalla Francia sia venuta una reazione sproporzionata”, ha replicato il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Anche il ministro degli Interni Piantedosi ha parlato di “reazione incomprensibile”, sottolineando come l’Italia sia stata lasciata “sola”. Mentre l’Unione europea è preoccupata per questa escalation tra i due paesi fondatori e ha ribadito la necessità di cooperazione tra stati e l’obbligo di salvataggio. “Siamo qui per aiutare, non vogliamo addossare la colpa ad uno Stato o all’altro” ha precisato la Commissione Ue.
“Noi abbiamo 90mila arrivi e avevamo un accordo per la redistribuzione di 8mila migranti ma finora ne sono stati redistribuiti solo 117″ ha ricordato il capo della Franesina invitando ad una maggiore serenità e soluzioni a livello europeo. Mentre il Viminale parla di mancata solidarietà europea rimarcando l’insufficienza dei ricollocamenti che ha messo in difficoltà il nostro sistema di accoglienza.